Bonus 50% ed Ecobonus 65% gli incentivi oggi utilizzabili
Ormai tutti siamo a conocenza della direttiva Ue circa le Case green.
Entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno essere in classe energetica E ed entro il 2033 in classe D.
L'obiettivo finale è quello di raggiungere le zero emissioni in ambito edilizio entro il 2050.
Il provvedimento, già approvato dalla commissione, andrà al voto dell'Assemblea plenaria del Parlamento Ue fra il 13 e il 16 marzo.
Dopodiché, prima di arrivare alla versione definitiva del testo, con grande probabilità, ci saranno novità e modifiche.
Uno dei primi obiettivi da raggiungere entro il 1° gennaio 2024 è il divieto di agevolazioni per le caldaie ancora funzionanti con combustibili fossili.
Ad oggi, in Italia, per sostituire la caldaia e installare un nuovo impianto in classe A, si può usufruire del Bonus al 50% per interventi di ristrutturazione semplice (spesa massima di 30.000).
Dal canto suo, invece, l'Ecobonus al 65% prevede la sostituzione della caldaia con una di classe A, e al tempo stesso, anche l'installazione dei sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII per controllare la temperatura dell'acqua in relazione a quella ambientale.
Pertanto, qualora il Governo rinnovasse i predetti incentivi, per i prossimi anni non ci sarebbe alcun tipo di conflitto con la direttiva Ue.
Ad ogni modo, la direttiva Ue prevede una tempistica di due anni dall'approvazione affinché i Paesi membri la recepiscano. Pertanto, se l'approvazione avvenisse la prossima estate, il recepimento potrebbe scattare a partire dall'estate 2025, momento in cui sarà vietato installare caldaie alimentate con combustibili fossili nei nuovi edifici e in quelli in ristrutturazione.
Sono invece esclusi dal divieto le caldaie funzionanti con combustibili rinnovabili (idrogeno o biometano) e gli impianti ibridi, come la caldaia a condensazione e la pompa di calore.
Dal 2029, invece, potrebbe infine scattare il divieto assoluto di vendita delle caldaie a gas.
Negli anni 2025 e 2026, sulle etichette, verrà riprotato il loro declassamento riguardo le loro performance energetiche al fine di disincentivarne l'acquisto e procedere con la sostituzione dell'impianto.