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La casa a corte o a patio rappresenta sicuramente uno dei primi esempi di tipologia edilizia.
Rientra nella categoria degli alloggi mono o bifamiliari e nasce dalla necessità dell'uomo di costruirsi un rifugio non più isolato a livello territoriale bensì inserito all'interno di un tessuto urbano e, al contempo, conformato in maniera tale da esprimere le necessità di privacy e protezione fisica.
Prototipo ed antecedente delle case a corte è sicuramente da rintracciare nelle domus romane, il cui nucleo era rappresentato dall'atrio centrale, dal peristilium, corte colonnata all'interno della quale venivano posizionate fontane, statue e aree verdi.
Da allora il tipo edilizio è stato portato avanti fino ai giorni d'oggi con caratteristiche ed evoluzioni sempre diverse, che vanno dai patii sfarzosi delle abitazioni arabe, alle corti rinascimentali italiane, fino ad arrivare alle case a corte dell'Europa settentrionale.
Già in epoca romana è possibile rintracciare le caratteristiche di introversione tipiche della casa a corte che vede poche aperture verso l'esterno e uno sviluppo degli ambienti intorno al nucleo centrale.
Questo impianto tipologico, come sopra accennato, presenta quasi sempre una pianta regolare chiusa ai quattro lati a formare un vano centrale aperto destinato ai giardino verde o a cortile lastricato.
L'evoluzione del tempo ha portato, negli anni Venti, all'abbandono della rigidezza in pianta con nuclei abitativi organizzati in veri e propri isolati e costituiti da case a corte ad L o a C, le une affiancate alle altre, sempre chiuse, quindi, sui quattro lati.
Tale affiancamento è quasi sempre possibile, grazie alla seconda delle caratteristiche delle case a corte: una forte introversione, connotata dalla presenza di poche aperture sui fronti minori, con un ingresso della luce dalle vetrate delle corti.
Tutto ciò contribuisce a rendere questa tipologia una sorta di microcosmo nella città.
Nella progettazione contemporanea, talvolta, però, quest'aspetto perde forza a favore di una concezione meno privatistica dell'abitazione: è necessario condividere paesaggi interni ed esterni attraverso strutture più leggere, diafane che al contempo però si riservano uno spazio intimo e per pochi.
Mies Van der Rohe è stato uno dei grandi teorici delle case a corte appartenenti al Modernismo.
Egli disegnò un agglomerato di case a corte associate a creare uno spazio molto intimo.
In territorio nazionale anche Pagano studiò molto la tipologia edilizia ma chi la applicò fu Adalberto Libera, architetto razionalista, nel quartiere Tuscolano nel 1952.
Si tratta di una corte costituita da edifici ad L, con un corollario di aree di sosta e di riposo, adatte a favorire la socializzazione nel quartiere.
Siamo dinanzi, in Italia, al primo esempio di applicazione a larga scala della casa a patio, perfetta, per le caratteristiche intrinseche alla tipologia edilizia, alle esigenze abitative della città e in particolar modo degli utenti dell'INA Casa, oggi Edilizia Economica e Popolare.
Un architetto internazionale che ci porta, invece, in Giappone è Rem Koolhaas che, nel 1991, viene invitato dalla Next World Housing, insieme ad altri 4 architetti, a progettare case individuali nel Kashi District di Fukuoka.
Il progetto rappresenta la sintesi perfetta di quanto finora descritto: come dichiara l'architetto, l'opera nasce dallo studio delle case romane e delle ricerche di Mies Van Der Rohe.
Il risultato consiste in 24 alloggi individuali inglobati in due blocchi, nei quali vengono a formarsi le corti centrali dalle quali l'alloggio prende aria e luce.
Il tutto senza dimenticare i caratteri tipici delle architetture giapponesi, anch'esse basate su un alto livello di privacy e dall'uso smodato di partizioni verticali.
Oggi la casa a corte costituisce la tipologia edilizia dei privati, raramente viene scelta per la realizzazione di interi isolati, nei quali viene prediletta la conformazione a schiera.
Un esempio di casa contemporanea con patio interno è quella del Gruppo Foresta a Lecce.
Si tratta di tre abitazioni la cui zona giorno si sviluppa intorno al patio posizionato ad una quota inferiore rispetto alla strada e all'ingresso.
In questo progetto è possibile leggere l'evoluzione tipologica delle case a corte, che tendono a chiudersi attorno ad uno spazio intimo, ma contemporaneamente a dialogare con l'esterno tramite le aperture in facciata, l'uso dell'intonaco bianco e di materiali leggeri, e le sottrazioni dei volumi.
Altre informazioni sulle tipologie edilizie:
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