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Quali caratteristiche deve avere una casa per essere definita la casa ideale? È a questa domanda che ha cercato di dare una risposta, attraverso la propria personale interpretazione, la coppia di creativi dello studio Doshi Levien, che ha firmato il format espositivo Das haus - Interiors on stage, presentato in occasione dell'ultima edizione di Imm Cologne.
La fiera dell'arredamento della città tedesca ha chiuso i battenti proprio recentemente con un grande successo di pubblico e questa è stata una delle novità più significative tra quelle presentate, tanto che in futuro diventerà un appuntamento fisso, affidato di volta in volta a designer di fama internazionale.
Palcoscenico del progetto è stata una piattaforma di 180 metri quadri, che si ergeva al centro del Pure Village e che ha catturato l'attenzione di migliaia di visitatori, visto che, oltre a limitarsi a mostrare dei bellissimi arredi, li ambientava nello spazio domestico.
La concezione della casa di Doshi Levien è la proiezione di uno spazio interiore, quindi non semplicemente una realtà fruibile dall'esterno, ma un qualcosa che si evolve secondo le esigenze di chi la abita. Infatti uno dei principi determinanti del progetto è quello di un ambiente che non sia mai finito, ma sempre in continuo divenire.
Nipa Doshi, di origine indiana e Jonathan Levien, scozzese, sono la coppia più glamour del momento nel mondo del design. Uniti, infatti, non solo nel lavoro dove condividono e sono soci dell'omonimo studio londinese, ma anche nella vita, visto che sono sposati e genitori del piccolo Rahul, hanno firmato numerosi interessanti progetti in ognuno dei quali si spazia dalla tecnologia all'artigianalità.
Molte delle loro idee sono prodotte da Moroso, visto che la coppia è stata professionalmente scoperta proprio da Francesca Moroso, ma altre interessanti collaborazioni sono quelle con Cappellini, Nani Marquina e il gruppo spagnolo BD di Barcellona.
Al team anglo-indiano era stato proprio affidato il compito di progettare una casa secondo la loro personale concezione, utilizzando elementi d'arredo progettati da loro stessi o scovati tra le più interessanti proposte dell'edizione 2012 di Imm Cologne.
Nipa Doshi e Jonathan Levien si sono quindi chiesti come dovrebbe essere una casa che essi stessi desiderassero abitare e sono partiti dall'immaginare di abitare in una grande metropoli come Tokyo o Shangai, di cui fossero diventati parte integrante.
Il risultato ottenuto dimostra come sia possibile progettare una casa specchio perfetto della propria personalità, risultato significativo soprattutto se si considera che la coppia anglo-indiana è riuscita a mettere insieme non solo due differenti radici culturali, ma anche due diversi approcci alla realtà.
Da questi presupposti sono scaturiti degli ambienti spaziali che si intersecano, non perfettamente definiti, ma estremamente funzionali e strettamente connessi con il tessuto urbano nel quale sono ubicati.
Tutto ruota intorno ad uno spazio centrale che è allo stesso tempo spazio esterno e spazio interno ed ogni elemento della casa è caratterizzato dalla multifunzionalità. L'ispirazione da cui si è partiti è il patio tipico della casa araba, luogo d'incontro dove tutti passano e stazionano, dove ci si incontra e che è il fulcro della casa anche se è uno spazio all'aperto.
La cucina è il fulcro della vita domestica e familiare, una sorta di grande mercato in cui attingere cibo, nutrimento, energia vitale.
Essa è collegata fisicamente allo spazio benessere attraverso una finestra, ma il collegamento è anche ideale perché gran parte di quello che mangiamo e che prepariamo in cucina è legato al nostro benessere.
La zona pranzo si articola in un patio, anche questo collegato idealmente alla cucina grazie alla presenza di erbe aromatiche e dell'acqua delle docce esterne e del sistema di irrigazione.
I due designer hanno poi voluto trasgredire al senso comune che vede la camera da letto come luogo destinato al riposo e il bagno come ambiente di esclusiva intimità.
Così la camera da letto diventa un luogo dove è anche possibile ricevere gli amici, immaginando il letto come una sorta di grande divano.
Il bagno diventa una personale spa ispirata all'hammam marocchino.
Il soggiorno è concepito come un grande spazio di accoglienza per chi entra dall'esterno e allo stesso tempo luogo di relax ed ospitalità, grazie alla presenza dei numerosi arredi multifunzione come tavolini, chaise longue, divani e poltrone.
Das haus, quindi, non è la tipica casa patinata del designer, ma è la casa del designer, nel senso che è la casa che egli abiterebbe con la propria famiglia, frutto del proprio vivere quotidiano.
www.doshilevien.com
www.imm-cologne.com
www.moroso.it
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