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Lo studio di progettazione biobased Omlab, con sede nei Paesi Bassi, noto per il suo impegno nel promuovere un sistema costruttivo circolare e naturale al 100%, ha realizzato il prototipo di un materiale costruttivo per la stampa 3d.
Si tratta di un materiale molto simile all'argilla che viene ricavato a partire dal riciclo dei liquami delle acque reflue domestiche.
Solo in Olanda, ogni anno, vengono scaricate e bruciate come rifiuti circa 180.000 tonnellate di carta igienica. Partendo da questo dato, il team di progettazione di Omlab ha provato a trasformare in risorsa questo tipo di scarto molto comune e prodotto ogni giorno praticamente da chiunque.
Attualmente, il materiale che i ricercatori hanno prodotto, viene sfruttato in agricoltura, nell'industria chimica e come additivo.
Per quanto riguarda la stampa 3d, si è invece ancora alle prime fasi di sperimentazione.
Al materiale riciclato dalle acque reflue domestiche, i ricercatori olandesi aggiungono:
Da questa miscela si ottiene una pasta solida, molto simile all'argilla, che ben si presta all'estrusione tramite la testina di una stampante 3d. Una volta solidificato, tale prodotto, ricorda la pietra o la ceramica. Inoltre, è traspirante e del tutto naturale.
La prima sperimentazione reale in architettura ha consentito di stampare una toilette funzionante. Tale sperimentazione rientra nel progetto The Exploded View Beyond Building, una sorta di catalogo, in scala reale, di materiali e sistemi costruttivi per la bioarchitettura.
Al momento, il materiale è in fase di sperimentazione, con un utilizzo limitato solamente alle strutture temporanee e agli elementi di arredo per esterni.
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