Bonus sociale retroattivo: sconti sulle prossime bollette
In questo momento storico di grande incertezza, il Governo ha messo in atto misure eccezionali per aiutare gli italiani, poiché il rischio che l'economia si indebolisca, con conseguente aumento della povertà, è elevato.
Per far fronte a questa situazione, il governo Draghi ha quindi varato il Decreto Aiuti. Tra le varie novità introdotte, è previsto un bonus da 200 euro, una tantum, per 28 milioni di lavoratori e pensionati.
Tale misura, che assorbe 6,5 miliardi dei 12 totali stanziati, è rivolta ai redditi fino a 35mila euro lordi.
Stando alle prime anticipazioni, i pensionati dovrebbero ricevere il bonus con la pensione di luglio; mentre i lavoratori dipendenti lo riceveranno direttamente in busta paga tra giugno e luglio. Il contributo sarà versato direttamente dalle imprese che, poi, saranno ristorate in occasione del primo pagamento fiscale.
Vengono inoltre stanziati ulteriori aiuti per gli affitti. Si parla di 100 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione.
Il bonus sociale per le bollette diventa poi retroattivo
Nella bozza del decreto, infatti, viene spiegato che qualora sia stato effettuato il pagamento delle utenze di luce e gas, in data antecedente all'ottenimento dell'attestazione per poter fruire del bonus, le somme eccedenti a quelle effettivamente dovute sulla base dell'applicazione del bonus, vengono compensate in maniera automatica nelle bollette immediatamente successive.
Nel caso invece in cui il pagamento non fosse ancora stato effettuato, l'importo da versare viene ricalcolato con l'applicazione del bonus.
Per le imprese è prevista un'estensione del credito di imposta per le energivore.
In arrivo anche un fondo da circa 200 milioni di euro che erogherà aiuti a fondo perduto a quelle aziende che hanno forti interscambi con le aree coinvolte nella guerra, in particolare, Russia, Ucraina e Bielorussia.
Prorogato fino all'8 luglio il taglio delle accise sui carburanti. Viene quindi confermata la riduzione di 0,25 euro al litro dell'imposta di produzione. L'accisa sulla benzina è fissata a 478,40 euro per mille litri, quella sul gasolio a 367,40, mentre il Gpl arriva a 182,61 euro per mille chilogrammi. L'accisa sul gas naturale usato per autotrazione scende a zero e la relativa aliquota IVA scende dal 22 al 5%.
Al Garante dei prezzi verranno assegnati ulteriori poteri in quanto dovrà effettuare controlli per evitare che compagnie e imprese non applichino sconti.