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Il Decreto Sostegni Bis ha istituito il Bonus Restauro, che consente l'accesso al credito d'imposta relativo alle spese sostenute negli anni 2021-2022 per interventi conservativi volti alla manutenzione, protezione e restauro degli immobili di interesse storico e artistico, come previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Dlgs n. 42/2004).
Tale bonus è pari al 50% dei costi sostenuti, con un limite massimo di 100.000 euro per ogni immobile per il quale si presenta domanda. La dote del bando ammonta ad 1 milione di euro per ogni anno (2021 e 2022), fino a esaurimento delle risorse stanziate per l'anno di riferimento. Il termine per poter fare domanda andrà a scadere il 28 febbraio 2022.
Possono richiedere il Bonus Restauro, e quindi accedere al relativo credito d'imposta, tutte le persone fisiche proprietarie, al di fuori dell'esercizio di impresa, di edifici di interesse storico e artistico, tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
L'Agenzia delle Entrate ha specificato che, oltre al restauro degli immobili volto alla salvaguardia degli stessi per il loro valore artistico e storico, rientrano tra gli interventi agevolabili anche tutti quei lavori riguardanti la realizzazione di impianti utili per aumentare il livello di sicurezza, lo stato di conservazione dell'edificio nonché l'eliminazione delle barriere architettoniche.
Al contrario, l'agevolazione, non spetterebbe invece per semplici adeguamenti di natura tecnologica e funzionale.
Resta sottinteso il fatto che, tutte le spese debbano essere attestate da un tecnico professionista abilitato.
Le domande vanno inviate all'indirizzo pec fondorestauro@mailcert.beniculturali.it, dopo aver debitamente compilato il modulo reperibile sul sito della direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura (Dg Abap).
Nella stessa pagina è inoltre consultabile l'elenco di tutta la documentazione da allegare alla domanda medesima.
I soggetti che avranno diritto al tax credit dovranno indicare il credito d'imposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in corso alla data del provvedimento di riconoscimento del beneficio. Il credito può essere usato solo con compensazione tramite F24, e presentato poi tramite il sito dell'Agenzia delle Entrate a partire dal decimo giorno successivo alla comunicazione del suo riconoscimento.
Il credito può anche essere ceduto a terzi - per intero o parzialmente - una volta soltanto. Non è cumulabile con altri bonus e neppure con la detrazione per il restauro e la manutenzione di beni vincolati (articolo 15 del Tuir).
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