Bonus prima casa ai tempi del Coronavirus
Possibile un intervento del Governo in ambito di Bonus prima casa. Si ipotizza uno spostamento dei termini previsti dalla legge per evitare eventuali decadenze dalle agevolazioni fiscali.
All'attenzione dell'Esecutivo dunque la proroga del termine annuale di riacquisto della nuova abitazione, nel caso di cessione della casa agevolata prima dei 5 anni e di vendita, qualora si effettui l'acquisto di una nuova abitazione principale.
È quanto affermato dal Mef, anticipando quelli che potrebbero essere i contenuti del Decreto Aprile che a breve sarà emesso dal Governo.
È bene precisare che attualmente il Decreto Cura Italia non sospende i termini di legge previsti ai fini della decadenza, poiché tali termini non rientrano nell'elenco delle scadenze e adempimenti fiscali oggetto di proroga.
Tuttavia, per far fronte alla crisi economica innescata dal contagio da coronavirus, è allo studio un intervento legislativo volto a spostare tali termini legati alla fruizione dei bonus prima casa. Vediamo più nel dettaglio di quali termini si tratti. Qual è la situazione ad oggi?
La legge consente di:
- vendere la prima casa anche prima dei 5 anni, purché entro il termine annuale si provveda ad acquistare un nuovo immobile da adibire a civile abitazione;
- acquistare una seconda casa da destinare ad abitazione principale, purché si venda la precedente entro il termine di un anno.
È del tutto evidente che, in un periodo di stasi del mercato immobiliare conseguente alle misure restrittive imposte dalle prioritarie necessità di evitare il contagio, il rispetto di questi termini possa rivelarsi piuttosto difficoltoso, se non impossibile.
Decadere dal beneficio comporterebbe un pesante esborso per molte famiglie a seguito del conguaglio fiscale imposto dall'Agenzia delle Entrate.