Dopo aver usufruito del bonus prima casa, in caso di successivo trasferimento, si perde l'agevolazione?
Attraverso una risposta all'interpello numero 4 del 7 Gennaio 2022, l'Agenzia delle Entrate spiega ed illustra la possibilità di rinunciare ad una proposta di acquisto prima casa senza perderne il diritto su un altro immobile ipotetico situato anche in altro comune.
Il bonus prima casa è salvo anche se il contribuente intende rinunciare all'agevolazione attraverso la revoca della dichiarazione d'intenti durante l'atto del rogito, in secondo momento l'agevolazione potrà essere riottenuta spostando la propria residenza entro i 18 mesi dalla compravendita.
Bonus prima casa, la risposta all'interpello numero 4 dell'Agenzia delle Entrate
È possibile ottenere il bonus prima casa dopo aver rinunciato allo stesso per motivi di varia natura?
Secondo l'Agenzia delle Entrate è possibile usufruire del beneficio a patto che venga spostata la residenza nel comune del nuovo immobile entro i 18 mesi dall'atto di compravendita del primo.
Il caso specifico riguarda un contribuente che ha acquistato un immobile nel 2020 con l'agevolazione prima casa trasferendosi nel comune della nuova abitazione.
Successivamente, a causa delle condizione precarie di salute della convivente, il contribuente ha dovuto effettuare un trasferimento in altra abitazione chiedendo la riliquidazione delle imposte all'Agenzia delle Entrate provvedendo al relativo versamento.
Con l'aggravarsi ulteriore delle condizioni della convivente il contribuente ha ritenuto non necessario un nuovo trasloco, di conseguenza chiede la possibilità di riottenere l'agevolazione a cui aveva rinunciato inizialmente.
L'Agenzia a tal proposito ritiene che il suddetto contribuente può beneficiare del bonus prima casa nel rispetto dei requisiti richiesti dalla legge.
Per approfondire tutte le caratteristiche del bonus prima casa e comprendere quindi come accedere a tale agevolazione, basta dare un'occhiata all'articolo Bonus prima casa under 36.