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Il Bonus Prima Casa è un'agevolazione che consente a chi acquista un immobile da adibire a prima casa di pagare le imposte in forma ridotta. Tra l'altro, il Decreto Sostegni BIS ha anche potenziato tale agevolazione, azzerando del tutto le imposte, per gli under 36.
I beneficiari delle agevolazioni per l'acquisto della Prima Casa possono scegliere in che modo considerare la base imponibile su cui applicare le imposte. In altre parole, possono decidere di usufruire del Bonus in base alla regola del prezzo-valore.
La regola del prezzo-valore è un metodo differente per calcolare la base imponibile su cui applicare poi le imposte per l'acquisto dell'immobile con il Bonus Prima Casa.
Tale disposizione è prevista dall'art. 497 della Legge n. 266 del 23 dicembre 2005.
L'acquirente dell'immobile (nonché beneficiario del Bonus), tramite richiesta formale, può stabilire che gli importi delle imposte da versare in relazione all'acquisto del bene siano basati sul valore catastale dell'immobile in questione, e non sul valore indicato nell'atto di compravendita.
Attenzione: tale possibilità è concessa solamente alle persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, arti o professioni. E ancora, la regola del prezzo-valore può essere applicata solo in caso di acquisto di un immobile con destinazione d'uso abitativo e soltanto se l'acquisto non è assoggettato al pagamento di IVA.
Qualora il beneficio dovesse decadere, ad esempio per il mancato rispetto di uno o più requisiti necessari, il soggetto che ha usufruito delle agevolazioni in maniera indebita, sarà tenuto a pagare tutte le imposte che non ha versato al momento dell'acquisto.
Oltre a ciò, egli dovrà poi corrispondere alle casse dello Stato anche gli interessi, calcolati in percentuale sulle imposte, oltre a una sanzione pari al 30% del totale delle imposte dovute.
È bene ricordare che l'applicazione della regola del prezzo-valore, in relazione al Bonus Prima Casa, viene ritenuta valida solo se l'acquirente ne ha fatto richiesta al momento della firma dell'atto d'acquisto. Richiesta che, ovviamente, deve essere anche formalmente trascritta, validata dal notaio e integrata all'atto stesso.
Sulla base del predetto sistema, in caso di decadenza del Bonus Prima Casa, ne consegue che la regola del prezzo-valore può essere ritenuta valida per il calcolo delle imposte, degli interessi e delle sanzioni solo se tale modalità è stata prevista nell'atto d'acquisto.
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