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Le tariffe di luce e gas sono aumentate per tutti. E per il futuro, non sono da escludere ulteriori rincari.
Per questo motivo, molti si stanno guardando attorno per valutare l'opzione del prezzo bloccato. Ma conviene davvero?
Non esiste una risposta certa e univoca dal momento che il prezzo della materia prima luce e gas è altalenante e viene influenzato da vari fattori.
Ogni giorno, presso la Borsa elettrica, viene negoziato il prezzo dell'energia elettrica del giorno successivo tenendo conto di variazioni relative all'ora e alla zona considerata.
Sulla bolletta della luce troviamo voci differenti. Su alcune (imposte, oneri di sistema, spese di trasporto) solo lo Stato può intervenire direttamente. Il costo della materia energia, invece, dipende dal prezzo del mercato all'ingrosso, ovvero dal cosiddetto PUN, Prezzo Unico Nazionale.
Sulla base del PUN, consegue poi la distinzione tra:
Prendendo in considerazione l'andamento del PUN degli ultimi anni, si possono notare notevoli cambiamenti. Il prezzo più basso è stato raggiunto nel 2016 e poi ancora nel 2020. Tra il 2021 e il 2022 c'è stato un continuo crescendo fino a raggiungere il picco massimo nel marzo 2022.
Di fronte a questo scenario e ad un futuro alquanto incerto, le offerte a prezzo non indicizzato sono quindi tornate ad essere più convenienti.
Scegliere e sottoscrivere una promozione luce e gas a prezzo fisso, per 12, 24 o 36 mesi, vuol dire essere protetti qualora ci dovessero essere nuovi aumenti del costo della materia prima. Per tutto il periodo di sottoscrizione dell'offerta, infatti, il proprio operatore non può modificare il costo della promozione attivata.
Il futuro non è roseo. Si ipotizza infatti una crescita dei consumi sulla luce e sul gas, con aumenti continui riferiti a un periodo di tempo ampio: da oggi al 2030. Nel contempo, grazie all'efficientamento degli impianti e all'utilizzo sempre più massiccio di fonti rinnovabili, ci sarà anche una riduzione dei consumi. Tuttavia, ciò non basterà a livellare la situazione perché si verificherà anche un innalzamento della domanda.
Ad aumentare non sarà solo il prezzo del PUN, ma anche quello del Ttf, ossia l'indice cui si fa riferimento per determinare il costo del gas.
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