Bolletta energia elettrica: prezzi sempre alti ma non raddoppiati
Uno dei temi più attuali è sicuramente quello del caro energia e delle bollette che ci fanno tremare quando le vediamo nella cassetta della posta.
Proprio negli ultimi giorni si è infatti parlato di un ulteriore aumento. Come se la situazione attuale non fosse già sufficientemente pesante...
Ma del resto, a causa del perdurare del conflitto russo-ucraino, i prezzi all'ingrosso del gas hanno raggiunto livelli stratosferici. È stato stimato che questo, unito ai timori sulla sicurezza dei gasdotti e alle tensioni finanziarie, avrebbe portato ad un aumento dell'elettricità addirittura del 100%.
Per dare un'idea pratica, dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, una famiglia-tipo spenderà per la bolletta elettrica 1.322 euro circa, rispetto ai 632 euro circa dell'anno precedente. In poche parole un raddoppio, se non di più.
Di fronte a tale scenario, nonostante quanto già disposto dal Governo tramite il decreto Aiuti bis, l'Arera (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha deciso di fare un intervento eccezionale, posticipando il recupero della differenza tra i prezzi preventivati per il trimestre scorso e i reali costi reali verificatisi.
Per quest'ultimo trimestre dell'anno 2022, l'Arera ha infatti ridotto al +59% l'aumento del prezzo di riferimento dell'energia elettrica per la famiglia tipo in tutela.
Insomma, l'Arera limita l'aumento dei prezzi della luce per le famiglie ancora in tutela.
Certamente si rimane sempre su importi piuttosto elevati ma, quantomeno, si evita il raddoppio.
Come ha avuto modo di spiegare Stefano Besseghini, Presidente di Areara, tale intervento straordinario è stato ritenuto una necessità di primaria importanza date le condizioni di estrema gravità che la situazione sta raggiungendo. Senza dimenticare il clima di incertezza che incombe sulle prossime forniture e, non da ultimo, il fatto che Parlamento e Governo si trovano in una delicata fase transitoria.
Proprio in data odierna, l'Arera ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento in cui si chiede di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese (in programma per il prossimo 1° gennaio) ed anche quella per i clienti domestici.