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28 Febbraio 2011 ore 12:09 - NEWS Progettazione |
Tutti i materiali isolanti in edilizia hanno una loro giustificazione per differenti campi d'applicazione. Nella costruzione o nella ristrutturazione di un edificio, vengono generalmente utilizzati materiali diversi, la cui scelta dipende essenzialmente dall'uso per cui sono destinati e dal tipo di costruzione stessa.
Fondamentale nel calcolo delle prestazioni e della certificazione energetica di un edificio, il bilancio ecologico però non permette ancora una reale e unica catalogazione ecologica dei materiali isolanti. Questo perché gli effetti esercitati su ambiente e contesto sono davvero molteplici e differenti tra loro.
Tra gli effetti ecologici principali ci sono il dispendio di energia primaria per produzione ed estrazione; la fabbricazione stessa del prodotto, il trasporto, il montaggio e l'emissione di CO2 e gli eventuali processi di acidificazione.
Il bilancio è di solito molto particolareggiato e consente il confronto degli impatti ambientali di più prodotti, sistemi, o processi di produzione, al fine di individuare eventuali potenziali di inquinamento, stabilendo dei criteri ecologici per l'acquisto e la gestione dei prodotti.
Il bilancio di un edificio perciò è essenzialmente un'analisi dei flussi materiali ed energetici legati alla vita del fabbricato in questione. Per quanto riguarda specificatamente i materiali isolanti è bene ricordare che, essendo molteplici e di origine completamente diversa a seconda del tipo, vanno considerati nell'ambito di un eventuale confronto, non solo gli impatti energetici, ma anche quelli ambientali ed ecologici, essendo molto spesso di derivazione naturale.
Non esiste ancora una norma che stabilisca effettivamente quali siano i parametri da considerare; è necessario infatti avviare un'analisi di input-output ad hoc ogni volta, in base al caso in esame.
Tutto ciò ha influenza anche sullo stesso calcolo dei costi di un prodotto, sia esso un singolo materiale o un intero edificio; infatti deve includere, oltre a quello di produzione, anche il costo ecologico e l'impronta lasciata sull'ambiente nell'intero arco della sua vita.
Determinare, però, il costo globale di un prodotto non è facile: occorrono centri di analisi e di ricerca e, soprattutto, servono risorse economiche.
Ancora poco usata dagli architetti in edilizia in Italia, in Europa sta invece prendendo a poco a poco piede questa metodologia che mira in sostanza alla diminuzione dell'impatto ambientale.
Molte sono le aziende che però stanno iniziando a valutare questo aspetto, puntando soprattutto alla salubrità degli edifici, non solo in termini di impianti, ma degli stessi componenti edilizi, considerati in toto, senza trascurare le esigenze fisiologiche di chi vi abita.
www.isover.ch
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