Pubblicato in G.U. il bando d'asta per la dismissione di 637 immobili di proprietà del Ministero della Difesa
In un articolo pubblicato di recente abbiamo parlato di aste immobiliari dismissive, ossia quando lo Stato o un ente pubblico, dopo aver valutato che un determinato immobile non soddisfa più le esigenze per le quali era destinato, decide di venderlo per ricavarne somme di denaro da dedicare ad altri settori di interesse pubblico.
Ultimamente il Ministero della Difesa ha deciso di mettere all'asta la piena proprietà di 637 unità immobiliari residenziali libere, facenti parte di un programma di dismissione degli immobili in essere già da tempo. Il bando è stato pubblicato sulla GURI (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana) n. 6 del 14 gennaio 2015 e riguarda immobili dislocati in 13 regioni italiane: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto.
Questa procedura d'asta è sviluppata d'intesa con il Consiglio Nazionale del Notariato, secondo la convenzione stipulata lo scorso 25 novembre per la gestione delle procedure d'asta e la vendita degli immobili con l'utilizzo della modalità telematica. Per chi non conoscesse le aste telematiche notarili, consiglio la lettura dell'articolo pubblicato sul nostro portale, in cui sono riportate molte informazioni utili. L'elemento più interessante di questa modalità è la possibilità di partecipare ad un'asta di interesse nazionale recandosi presso lo studio del notaio convenzionato a noi più vicino.
Aste del Ministero della Difesa: sul sito del Notariato i documenti relativi al bando
Nel bando è specificato che le aste si svolgono per lotti separati, ognuno dei quali è costituito da singole unità immobiliari ad uso residenziale, eventualmente comprensive di pertinenze e accessori. Si tratta di 637 unità immobiliari libere situate in 13 diverse regioni. I prezzi base d'asta vanno dai 65.000 euro per immobili ubicati in piccoli centri a 400.000 euro per immobili nelle località più costose.
Sul sito internet del Notariato si può consultare il Disciplinare d'asta, ossia un documento redatto dalla pubblica amministrazione in cui sono riportate le regole di partecipazione all'asta immobiliare dismissiva. Al disciplinare si accompagnano alcuni allegati, che contengono i moduli da compilare per partecipare alle varie fasi d'asta.
Sempre sul sito del Notariato è riportato l'elenco dei lotti messi all'asta, completo di documentazione specifica per ogni singolo lotto (fotografie, planimetrie, descrizione, ecc.) e delle indicazioni per effettuare sopralluoghi presso gli immobili. Inoltre è presente l'elenco dei Notai presso i quali è possibile depositare le offerte.
Aste del Ministero della Difesa: le aste principali solo per i dipendenti del Ministero della Difesa
La aste principali si svolgeranno tra il 17 febbraio e l'11 marzo 2015 e saranno riservate al solo personale del Ministero della Difesa, ossia al personale militare in servizio permanente e al personale civile con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Questi soggetti, al momento della pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale, non devono risultare proprietari, anche per quota, di immobili ad uso abitativo nella provincia di ubicazione del lotto. Lo stesso vale per gli altri componenti del nucleo familiare convivente.
Il prezzo base degli immobili è fissato, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2015, applicando una riduzione del 20% rispetto al valore di mercato. Inoltre è previsto che, limitatamente al personale della Difesa in servizio, il prezzo definitivo di acquisto sarà determinato applicando al prezzo di aggiudicazione dell'Asta un'ulteriore riduzione, variabile da un minimo del 10% (per un reddito del nucleo familiare superiore a 65.000,00 euro) a un massimo del 25% (per reddito del nucleo familiare minore o uguale a 43.644,32 euro).
In caso di parità di valida offerta di importo più elevato, si provvede all'aggiudicazione del lotto a favore del dipendente del Ministero della Difesa con il più basso reddito di riferimento ottenuto dalla somma dei redditi annui lordi di tutti i componenti del nucleo familiare convivente.
Aste del Ministero della Difesa: le aste residuali saranno aperte a tutti
Le aste residuali si terranno solo in caso di non aggiudicazione dei lotti nelle aste principali e saranno estese alla partecipazione di terzi (ossia sono aperte a tutti i cittadini).
Queste si svolgeranno tra il 12 e il 25 marzo 2015. In caso di parità di valida offerta di importo più elevato, si provvederà all'aggiudicazione del Lotto a favore dell'offerta registrata per prima in ordine temporale tra quelle a pari merito.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai Notai Banditori o in alternativa al Servizio Aste del Consiglio Nazionale del Notariato (tel. 06 36769552/3 e-mail: [email protected]) e al Ministero della Difesa (tel. 06 36805217 e-mail: [email protected]).
In un articolo pubblicato di recente abbiamo parlato di aste immobiliari dismissive, ossia quando lo Stato o un ente pubblico, dopo aver valutato che un determinato immobile non soddisfa più le esigenze per le quali era destinato, decide di venderlo per ricavarne somme di denaro da dedicare ad altri settori di interesse pubblico.
Nel bando è specificato che le aste si svolgono per lotti separati, ognuno dei quali è costituito da singole unità immobiliari ad uso residenziale, eventualmente comprensive di pertinenze e accessori. Si tratta di 637 unità immobiliari libere situate in 13 diverse regioni. I prezzi base d'asta vanno dai 65.000 euro per immobili ubicati in piccoli centri a 400.000 euro per immobili nelle località più costose.
Il prezzo base degli immobili è fissato, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2015, applicando una riduzione del 20% rispetto al valore di mercato. Inoltre è previsto che, limitatamente al personale della Difesa in servizio, il prezzo definitivo di acquisto sarà determinato applicando al prezzo di aggiudicazione dell'Asta un'ulteriore riduzione, variabile da un minimo del 10% (per un reddito del nucleo familiare superiore a 65.000,00 euro) a un massimo del 25% (per reddito del nucleo familiare minore o uguale a 43.644,32 euro).
