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Uno dei più gravi problemi dello Stato italiano è quello degli abusi edilizi. Tra l'altro, con il Superbonus e la verifica dello stato legittimo, stanno emergendo molte situazioni poco cristalline. Il Governo non ha perso tempo e con il Decreto Semplificazioni - convertito in Legge n. 108/2021 – ha chiarito i casi di decadenza dai benefici.
Ma non è finita, anzi. Siamo solo agli inizi di una lunga guerra a quello che è stato definito il mattone sommerso.
Finalmente, a 5 anni dalla legge di stabilità 2018, è stato pubblicato lo schema di decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), che istituisce la Banca Dati Nazionale sull'Abusivismo Edilizio – o Anagrafe Abusi Edilizi.
Essa sarà frutto dell'intervento di enti, amministrazioni e organi competenti, a qualunque titolo, in materia di abusivismo edilizio, che potranno condividere e/o trasmettere, esclusivamente tramite il sistema informatico dedicato, le informazioni relative agli illeciti accertati e ai provvedimenti emessi.
Nello schema di decreto sono riportate le finalità dell'Anagrafe degli Abusi Edilizi, che sono le seguenti:
In pratica, i contenuti dell'Anagrafe Abusi Edilizi sono le segnalazioni relative agli immobili e alle opere realizzati abusivamente, inviate dai Comuni, tramite l'ufficio territoriale del governo, ai sensi dell'articolo 31, comma 7, del D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico per l'Edilizia).
Prima della piena operatività della B.D.N.A.E. c'è ancora molto da fare. Si stima infatti che, per la condivisione delle informazioni, regolata da convenzioni, saranno necessari almeno 12 mesi.
Verrà programmato un sistema grazie al quale, tutte le informazioni presenti nella banca dati saranno accessibili a tutti gli enti che si occupano di abusi. Ad esempio, il Fisco potrà fare dei controlli incrociati per rilevare case mai dichiarate e procedere con la tassazione.
Infine, tramite l'Anagrafe, si potranno anche monitorare e programmare gli interventi di demolizione a carico del Fondo (articolo 1, comma 26, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205).
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