|
Il calestruzzo e il cemento armato sono i materiali che hanno rivoluzionato l'architettura del '900. Grazie a loro, Le Corbusier potè infatti rivalutare l'estetica dell'ingegnere, cioè gli edifici privi di qualsiasi elemento decorativo aggiunto come silos, hangar per dirigibili o capannoni industriali, e formulare i cinque famosi punti programmatici dell'architettura razionalista: piano terra di pilotis, finestre a nastro, pianta libera, facciata libera e tetto giardino.
Ma il razionalismo rivoluzionò anche l'estetica dei materiali facendo apprezzare le superfici naturali, scabre e sgranate del cemento e dell'acciaio: contrariamente all'edilizia storica, in cui la struttura grezza veniva quasi sempre dissimulata, dagli anni '30 si assiste infatti alla diffusione di ampie pareti o perfino interi edifici di calcestruzzo a vista.
Il cemento entra quindi di prepotenza nel panorama urbano con la sua texture a grana grossa, il colore grigio e l'impronta delle venature delle tavole di legno delle casseforme.
Nascono anche le prime speramentazioni nel campo degli arredi da esterni, consistenti in sedute a forma di cubo, parallelepido o cilindro, in panchine monolitiche gettate in opera o tavoli massicci e inamovibili.
Oggi tutto questo è tuttavia cambiato, perché grazie all'evoluzione tecnologica il calcestruzzo diventa leggero o anche trasparente, si piega facilmente, si può modellare in qualsiasi forma o perfino tessere e cucire, diventando in questo modo un perfetto materiale per realizzare elementi d'arredo sia per interno che per esterno.
Uno dei campi il cui il cemento è tuttora diffuso e utilizzato è quello degli arredi outdoor, che trovano la loro naturale collocazione nei parchi pubblici, nelle aree verdi condominiali, nei cortili o nei giardini privati.
Il sistema Orione dell'azienda UBIURBE si presta molto bene ad attrezzare questi luoghi in modo elegante e funzionale: di aspetto abbastanza consueto, è costituito da una semplice panchina prefabbricata senza schienale a forma di parallelepipedo e da un'ampia e semplicissima fioriera troncoconica.
Il materiale è il calcestruzzo bianco armato, vibrato e levigato, la superficie è protetta da uno speciale trattamento superficiale lucido e anti degrado.
Tutti gli spigoli sono arrotondati per un maggiore comfort della seduta ed evitare incidenti ai bambini.
Accostando più elementi si ottengono panchine molto grandi per piacevoli angoli conversazione, mentre il notevole peso di ciascun pezzo ne scoraggia l'asportazione intenzionale.
Sembrano invece usciti da una saga fantasy, o meglio dalla Contea de Il Signore degli Anelli, gli arredi in stile hobbit dell'azienda di New York Opiary: qui il cemento si fa materia viva, plastica e flessibile, con forme organiche e naturali che sembrano nate direttamente dal terreno.
Le fioriere Terrain Planters illustrano perfettamente questa filosofia progettuale. Costituite da semplici vasche di forme sinuose, ricordano i grandi massi levigati dalle intemperie e ricoperti di muschi secolari: il loro complemento naturale, da alloggiare nelle piccole tasche supplementari appositamente predisposte, sono infatti le piante basse o cespugliose come cactus globulari, primule, violette, agavi o ginestre.
Del tutto diverso Hodoo Stack, un piccolo boschetto di cinque curiosi funghi alieni di diversa altezza con una piccola vaschetta sulla cima per il necessario complemento vegetale di muschi, licheni o piccole piantine grasse.
Per sedersi in relax si può invece utilizzare Drillium, un set di poltrona e divanetto avvolgenti ed ergonomici da completare con cuscini variopinti: la loro particolarità sono la superficie costellata di grandi buchi tondi di diversa dimensione e le zampe con i consueti alloggiamenti per minuscole piantine.
Ma l'angolo lettura o conversazione richiede anche un tavolino per posare i nostri oggetti: Eero serve proprio a questo.
Una semplice base a un solo piede in cls tornito, volutamente ispirata a celebri pezzi di design come il tavolo Saarinen, si allarga in una fioriera a base larga, ideale per esaltare la bellezza di un antico bonsai.
Un piano circolare in vetro, sollevato e con un ampio foro al centro, completa l'insieme e fa da porta oggetti: in questo modo la natura diventa arredamento.
Il calcestruzzo indoor abbandona le pareti e i pavimenti: è quanto si propone la collezione Betrox di Edfan dedicata a ogni stanza della casa.
Per il bagno sono infatti nati due modelli di lavandino, uno bianco a forma di scivolo inclinato in cui l'acqua scorre creando una vera e propria cascatella, e l'altro ispirato ai grandi monoliti degli edifici preistorici: di forma parallelepipeda, con spigoli vivi, superficie liscia e colore grigio scuro, si caratterizza per i suoi quattro fori cubici destinati rispettivamente a lavandino e portaoggetti.
Molto particolare anche il tavolino da soggiorno, costituito da una singola superficie che si incurva a formare quattro appoggi.
Più tradizionale il tavolo da pranzo, in cui una lastra monolitica di calcestruzzo sostituisce i più comuni piani in marmo o granito.
Stesse applicazioni e superfici anche per i top da cucina, disponibili anche nella versione con penisola o blocco cottura isolato.
Concrete dell'azienda Minotti Italia è invece una mensola in cemento dal design pulito e minimalista: un semplicissimo monoblocco a cui è stata sottratta una piccola porzione che mentiene i libri verticali.
É disponibile in varie colorazioni e si può combinare in un sistema di scaffalature pulito ed essenziale.
Ma il calcestruzzo si può anche tessere e cucire assumento l'aspetto di un vero e proprio tessuto con cui rcoprire arredi più tradizionali.
Ci è riuscito il giovanissimo designer tedesco Florian Schmidcon gli sgabelli Stitching Concrete, cioè cuciture di cemento.
E proprio questo avviene, perché Florian riveste una base prefabbricata con l'innovativa tela di cemento, rifinendo il tutto con grandi, resistenti e coloratissime cuciture. I modelli disponibili sono due: con piede unico a forma di cono o due gambe inclinate e seduta arcuata simile ai tradizionali sedili alla Savonarola; il colore delle cuciture è variabile a piacere.
Il segreto sta nel materiale di partenza, il Concrete Cloth® o tela di cemento, che inizialmente si presenta morbida e flessibile come una vera stoffa.
Una volta impregnata d'acqua e assunta la forma definitiva, dopo ventiquattr'ore di essiccazione si trasforma però in una struttura rigida, robusta e resistente al fuoco.
Nata per la protezione di canalette, tombini o fossi di scolo, per la costruzione di ripari di fortuna comodi e sicuri, il rivestimento di pendii franosi o il rinforzo di barricate di sacchetti di sabbia (molto utilizzate ad esempio per contenere lo straripamento di un fiume), la tela di cemento ha però catturato la fantasia di architetti e designer anche per il suo particolare aspetto simile alla tela di juta grezza utilizzata per i sacchi.
Ciascuno sgabello è rigorosamente fatto a mano: Concrete Cloth® viene infatti dapprima tagliata nella forma desiderata, poi modellata sulla base prefabbricata, tenuta in tensione con l'aiuto di una struttura in legno e infine cucita con un ago da tappezziere e un cordino resistente.
Avviene quindi la bagnatura finale che renderà lo sgabello indeformabile e robusto.
|
||