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Nel mondo del design, sempre alla continua ricerca di nuove ispirazioni e suggestioni creative, ha attirato l'attenzione di molti designer l'antica tecnica giapponese del Raku.
Questa antica tecnica che trae la sua origine dalla cultura Zen, nota per l'esaltazione dell'armonia presente nelle cose più semplici e meno appariscenti, oltre che nelle forme elementari del creato, ha ispirato molti designer, che hanno proposto oggetti di ogni tipo, caratterizzati da uno stravolgimento dell'effetto decorativo della tecnica originaria.
Nella tecnica occidentale, l'effetto decorativo, con riflessi metallici e l'effetto cavillatura come conseguenza della singolarità del processo produttivo, dove l'oggetto è estratto incandescente dal forno, ne fanno una tecnica decisamente emozionante, che stravolge il metodo ceramico classico.
Durante il processo raku, il pezzo subisce un forte shock termico, per cui è necessario impiegare un'argilla molto resistente e con grosse capacità refrattarie.
Questo tipo di terra ha al suo interno, della chamotte, granelli di sabbia, che diminuiscono il grado di contrazione, evitando così la probabilità di frattura.
Grazie a queste caratteristiche particolari dell'argilla, il pezzo da lavorare in argilla refrattaria bianca viene prima modellato secondo le esigenze dell'artista ed in seguito sottoposto ad una prima cottura ad alta temperatura (circa 1000 gradi C).
Immediatamente dopo la cottura, il pezzo è pronto per essere decorato, con l'impiego di ossidi e smalti capaci di rendere il colore in maniera originale e ineguagliabile.
La decorazione del pezzo lavorato, può essere ottenuta anche utilizzando la riduzione, ossia togliendo l'oggetto ancora incandescente dal forno, impiegando materiali di vario genere come carta, foglie, segatura, ciò comporta la creazione di effetti sull'oggetto, molto particolari con cromatismi che vanno dal nero al grigio.
La tecnica descritta, applicata ad oggetti semplici, di uso quotidiano, ha la capacità di trasformarli in pezzi artistici unici, dove solo il fuoco e la sensibilità dell'artista hanno la capacità di lasciare la propria personale impronta.
Un esempio di come una semplice maniglia possa trasformarsi in un oggetto, di intrinseco valore artistico, lo esprimono le maniglie della serie natura di Bosetti Marella.
L'oggetto maniglia, rappresenta nella sua concezione un luogo particolare, e proprio per questo diventa un oggetto privilegiato che non si limita ad essere risposta funzionale, ma esprime, nella materia e nella forma, il piacere estetico di un semplice gesto quotidiano.
È un luogo profondamente raffinato, disegnato da linee pulite che svelano particolari di grande fascino, un luogo dove la mano dell'uomo incontra e scopre ciò che la mano dell'uomo, con la sua abilità artistica, ha saputo rendere unico.
La descrizione sopracitata dell'artista, trova sempre la sua ragione d'essere, infatti l'esaltazione di tale oggetto è indipendente dalla superficie su cui è posizionato, ogni materia dal cristallo al legno, ne accoglie la sua presenza, ricavandone a vicenda un benefico effetto di grande valore artistico e funzionale.
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