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Novità per le assemblee di condominio nella Fase 2 dell'emergenza da Coronavirus.
L'attività dell'amministratore condominiale, sospesa durante il periodo di quarantena, può essere riavviata con la ripresa delle riunioni in presenza fisica dei condòmini.
I Condomini potranno dunque nuovamente riunirsi e deliberare eventuali spese nel rispetto delle norme volte a prevenire i rischi di contagio.
Il chiarimento è giunto tramite le Faq che il Governo ha messo a punto per illustrare ai cittadini cosa si può o non si può fare al fine di garantire sicurezza alla collettività. Non sono ancora chiare le eventuali responsabilità nelle quali l'amministratore possa incorrere per l'eventuale mancato rispetto dei protocolli di sicurezza.
Il via libera dato dal Ministro degli Interni è in linea con l'intento di sbloccare gli interventi di riqualificazione energetica ed edile nonché i lavori di messa in sicurezza degli immobili. Dagli inizi del lockdown le assemblee di condominio erano state sospese al fine di evitare gli inevitabili affollamenti che queste comportano. In taluni stabili, in alternativa, si era proceduto online da remoto. Tuttavia, in quelli dove non si avevano a disposizione idonei strumenti tecnologici l'attività degli amministratori è di fatto rimasta bloccata.
Oggi i condomini possono nuovamente riunirsi per discutere le questioni relative alla vita del condominio ma il rispetto di determinate regole è d'obbligo. Ritorno alla normalità è di fatto sinonimo di rispetto di norme imprescindibili a tutela della salute dei condomini.
Ecco quali sono le norme da seguire:
Resta il fatto che comunque permane la possibilità di continuare a svolgere le assemblee da remoto.
Le Faq stesse chiariscono che sono lecite le assemblee online anche dal punto di vista della regolarità della convocazione e delle deliberazioni.
Si tratta di una opzione che deve fare i conti con le connessioni alla rete e le competenze tecnologiche dei vari condomini in assenza dei quali si potrebbe inficiare la regolarità stessa dell'assemblea.
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