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L'acqua è l'elemento fondamentale per la vita, ciò nonostante essa è continuamente minacciata dall'inquinamento e non è sempre disponibile in tutti i centri abitati dei paesi sviluppati. Innumerevoli sono le istituzioni, anche a carattere internazionale, che emettono continuamente documentazioni e direttive circa le caratteristiche di qualità che l'acqua deve avere.
Tra essi, in particolare, l'ente di riferimento a livello mondiale è costituito dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), mentre a livello locale la legge di riferimento fondamentale in Italia è il DPR 236 del 1988.
Esso, in maniera chiara, afferma che l'acqua necessaria al consumo umano deve essere sottoposta a trattamenti di addolcimento e dissalazione, specificando anche le concentrazioni minime tollerabili di sostanze in essa presenti.
Nonostante la presenza di riferimenti legislativi corposi e dettagliati nel nostro Paese, spesso l'esistenza di deroghe e l'approssimazione dei controlli limita fortemente l'utilizzo di acqua potabile nella maggior parte delle regioni.
Questo limite molto forte nello sfruttamento delle acque naturali e potabili ha importanti risvolti economici e culturali. Il nostro Paese, infatti, è uno dei maggiori consumatori di acqua confezionata al mondo, con il conseguente impatto ambientale in termini di consumi ed inquinamento legati ai trasporti e alle quantità di plastica necessaria al confezionamento. Svanisce, inoltre, in tal modo la cultura secolare dell'acqua, la cui qualità risulta tra le migliori in Europa in termini di caratteristiche organolettiche.
L'acqua fornita dal rubinetto può essere migliorata grazie all'utilizzo di depuratori e/o addolcitori. Per tali tipi di apparecchiature è vietato il fai-da-te , nel senso che ogni apparecchio deve essere certificato e dotato di libretto di istruzioni.
Tra i trattamenti domestici più comuni c'è l'osmosi inversa, che facendo passare l'acqua attraverso delle membrane ne riduce il contenuto di minerali e/o di sali, nelle dovute proporzioni.
Attualmente sono disponibili in commercio apparecchi in grado di essere programmati a seconda delle esigenze e che possono effettuare i necessari trattamenti, in funzione di queste ultime, su determinate quantità di acqua all'ora. La riduzione dei sali minerali nell'acqua facilita, inoltre, il corretto funzionamento di elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie.
In tutti gli impianti termici e di condizionamento del tipo idronico (che utilizzano l'acqua come fluido termovettore), la migliore o peggiore qualità dell'acqua può causare fenomeni come la corrosione e le incrostazioni, che coinvolgono tutti i componenti degli impianti termici.
Possono essere danneggiati dall'acqua il generatore di una caldaia o un chiller, le valvole di regolazione e manovra, gli elementi terminali dell'impianto come piastre o pannelli radianti, radiatori, ventilconvettori e tubazioni.
Tali elementi, a causa dei fenomeni di incrostazione, possono ridurre i propri diametri utili, con conseguenti cali di portata di acqua. In tal modo gli impianti sono costretti a lavorare in condizioni estreme che ne possono compromettere il corretto funzionamento. I fenomeni delle incrostazioni sono particolarmente pronunciati negli impianti che lavorano ad alte temperature (circa 80°C) a causa, sostanzialmente, della precipitazione del calcio e di altri elementi contenuti nell'acqua.
Per gli impianti che lavorano a basse temperature, come gli impianti a pannelli radianti (che lavorano a circa 30/35°C) ed i moderni radiatori (detti appunto a basse temperature) che hanno la temperatura di mandata dell'acqua a circa 60°C, più pronunciato del fenomeno delle incrostazioni è il fenomeno della proliferazione delle flore batteriche e la formazione di alghe. Tali problemi sono eliminabili con l'aggiunta di particolari additivi negli impianti, noti come condizionamenti.
La durezza dell'acqua è invece una caratteristica naturale, che può alterare sia le funzioni organiche dell'acqua stessa sia il suo sapore e compromettere il funzionamento di lavatrici e lavastoviglie, attaccandone le resistenze.
La durezza dell'acqua si misura in gradi francesi f, un valore discreto di durezza è compreso tra 35 e 40 gradi francesi.
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