• progetto
  • cadcasa
  • ristrutturazione
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • preventivi
  • computo
  • mercatino
  • mypage
madex

In caso di abusi edilizi e falsi permessi paga il committente

A parere del Consiglio di Stato il cliente che viene frodato e che richiede il permesso di costruire in sanatoria non è esonerato dal pagamento delle sanzioni.
Pubblicato il

Il committente paga per abusi edilizi e permessi falsi


Il cliente che richiede permesso di costruire in sanatoria anche se ignaro di abusi edilizi e permessi falsificati è obbligato a pagare le relative sanzioni.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza numero 7418/2021, ha stabilito che se il tecnico falsifica i permessi per la realizzazione di un intervento edilizio, frodando il committente, il Comune non deve tenerne conto e può pretendere il pagamento delle sanzioni per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria.

La fattispecie, esaminata dai giudici, si riferiva a un committente che aveva affidato a un tecnico l'incarico di seguire le pratiche edilizie relative a un intervento di ristrutturazione. Al termine dei lavori, il committente si era accorto che il tecnico aveva falsificato alcuni permessi, tra cui anche quelli relativi al suo intervento edilizio.


Dato che, la ristrutturazione risultava realizzata senza permessi, il committente aveva richiesto e ottenuto i permessi di costruire in sanatoria, dopo aver pagato l'oblazione e le sanzioni previste. Il committente, poi, aveva richiesto la restituzione di queste somme, dal momento che si era trovato a sua insaputa in una simile situazione.

Di fronte al diniego del Comune, il Tribunale Amministrativo Regionale aveva dato ragione al committente, in considerazione del fatto che era stato vittima di una truffa. Invece, il Consiglio di Stato, adito dal Comune, aveva dato ragione a quest'ultimo, spiegando che, in virtù dell'articolo 36 del Testo Unico dell'edilizia, il rilascio del permesso di costruire in sanatoria è subordinato al pagamento, a titolo di oblazione, del contributo di costruzione in misura doppia.

Per il Consiglio di Stato l'intento era quello di punire l'abuso e non vi era alcun margine di valutazione sulle cause che hanno determinato la sua realizzazione. Ancora, i giudici avevano sostenuto che il presupposto di un'ordinanza di ripristino o pecuniaria sostitutiva non è l'accertamento di responsabilità nella commissione dell'illecito, ma l'esistenza di una situazione dei luoghi in contrasto con quella prevista nella strumentazione urbanistico-edilizia.

Infine, conclude il Consiglio di Stato, che la condotta fraudolenta di un terzo, non può ripercuotersi nella relazione tra il committente e l'Amministrazione, che rimane estranea alle vicende che hanno caratterizzato il rapporto tra committente e tecnico.

riproduzione riservata
Abusi edilizi e falsi permessi paga il committente anche se ignaro
Valutazione: 5.67 / 6 basato su 3 voti.
gnews

Commenti e opinioni



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
NON SARANNO PUBLICATE RICHIESTE DI CONSULENZA O QUESITI AGLI AUTORI
Alert Commenti
Discussioni Correlate nel Forum di Lavorincasa
Img marco atzeni
Buonasera, il problema riguarda una abitazione costruita nel 1974, facente parte di un condominio di sei appartamenti, costrtruito in modo difforme dal progetto ma per la quale il...
marco atzeni 05 Agosto 2022 ore 14:44 3
Img olimpia maffeo
L'inquilino del mio appartamento (per fortuna andato via) ha fatto degli abusi edilizi non sanabili. Sto facendo una sanatoria con sia. Posso avere la detrazione del 50% sul costo...
olimpia maffeo 18 Maggio 2022 ore 12:40 7
Img catello53
Salve,avendo eseguito lavori straordinari all'atto della ristrutturazione della mia abitazione circa un anno fa, consistenti in :1) una diversa disposizione delle stanze2)...
catello53 10 Ottobre 2014 ore 07:55 2
Img silicio
Se il committente non avesse i necessari permessi per i lavori (DIA ecc..) l'impresa che li esegue è perseguibile con qualche sanzione o risponde solo il proprietario?O il...
silicio 07 Marzo 2008 ore 17:39 7