|
Il degrado del calcestruzzo si verifica solo ad una certa distanza di tempo dalla realizzazione della struttura dell'edificio.
Questa condizione fa si' che gli interventi di recupero vengano posti esclusivamente a carico del proprietario o dei condomini di uno stabile.
Non bisogna dimenticare, comunque, che una buona analisi del problema, in sede di realizzazione dell'opera, può preservare l'integrità del calcestruzzo e della struttura edilizia.
Volendo ora trattare l'argomento in maniera molto semplice, si vogliono dare delle indicazioni di carattere generale, comprensibili anche per chi, come ad esempio il Committente, non è addetto al settore.
La conoscenza di determinate condizioni operative, non deve essere intesa come una intromissione nello svolgimento dell'attività del Direttore dei Lavori, ma solo un approfondimento della tematica in corso.
Innanzitutto occorre considerare il rapporto tra l'entità dell'aggressione e le caratteristiche ambientali in cui si trova collocata la struttura in C.A.
Per questo motivo sono state istituite delle classi di esposizione del calcestruzzo preconfezionato (fornito con autobetoniera), identificate secondo le condizioni del luogo e i rischi derivanti, che suggeriscono il tipo di materiale da utilizzare.
In maniera sintetica queste categorie sono distinte in:
- X0, in assenza di rischio di corrosione;
- XC, in caso di strutture sottoposte all'aria ed umidità e con corrosione indotta da carbonatazione;
- XD, per ambienti in cui la corrosione può essere indotta da cloruri (esclusi quelli provenienti dall'acqua di mare);
- XS, se ambienti a contatto con cloruri provenienti dall'acqua di mare o da sale trasportato dai venti;
- XF, qualora la struttura sia esposta a cicli di gelo/disgelo;
- XA, per ambienti chimici aggressivi.
Un altro valore del calcestruzzo, da valutare prima del getto, è la classe di consistenza.
Questa qualità, identificata con la sigla S, individua la compattezza del materiale e la fluidità dell'impasto che permette di poter riempire più facilmente gli spazi ed avvolgere in maniera uniforme le armature.
È evidente l'importanza che questo comporta nella protezione delle barre metalliche, specialmente in corrispondenza di frontalini di ballatoi e di elementi decorativi
A questa modalità operativa si perviene soprattutto per combattere l'usanza di alcune maestranze di aggiungere acqua, oltre il dovuto, all'impasto per migliorarne la lavorabilità ma causando nel contempo il dilavamento del cemento.
Un altro punto riguarda l'adeguato spessore del copriferro (maggiore in zone marine), mentre è interessante anche far zincare le barre (già sagomate) che dovranno essere collocate in ambienti aggressivi.
|
||
Buongiorno a tutti, scrivo il mio primo post per chiedere un consiglio.Vorrei fare una copertura che sia sia funzionale e esteticamente presentabile di una gettata di calcestruzzo... |
Buongiorno.Abbiamo un’officina meccanica ed a breve dovremo fare un ampliamento. All’impresa che realizza il capannone abbiamo appaltato anche le pavimentazioni in... |
Buongiorno,dovrei fissare saldamente dei pannelli di multistrato da 20mm al di sopra di una superficie orizzontale di cemento armato (trave) per un totale di circa 2mq.Non sono un... |
Salve,Al di sotto del tetto di questo edificio c'è questa grondaia in materiale cementizio. Il colore è grigio scuro e disomogeneo, il che mi porta a pensare che sia... |
Ciao a tutti,ho completato una difficile ritrutturazione del mio appartamento nel 2019 dove l'impresa ha creato notevoli danni.Abbiamo rifatto il massetto con impianto di... |