Valutare gli infissi nell'acquisto di un immobile

Quando si acquista un'abitazione, le fasi che precedono il rogito, vengono dedicate ad analizzare alcuni elementi importanti, che sono indispensabili alla conoscenza intrinseca ed estrinseca dell'immobile da acquistare.

Se la costruzione è ultimata, si inizia a visitare l'immobile al fine di verificare se gli spazi, le rifiniture, l'ambiente circostante sono conformi a ciò che desideriamo.

Le imprese serie, forniscono in visione all'acquirente, gli atti concessori dell'opera e un capitolato d'appalto, nel quale sono descritte le opere realizzate con relative rifiniture.

Strutture portanti, chiusure esterne, pavimenti, impianti, infissi, devono fondamentalmente far parte del capitolato di appalto, ed essere descritte in maniera chiara e completa.

Ebbene proprio al capitolato d'appalto, occorre prestare la maggiore attenzione, al fine di verificare la rispondenza o meno delle parti costituenti l'immobile alle norme vigenti sia in campo urbanistico, sia nel campo della sicurezza e della qualità dei materiali.

Se ad esempio, abbiamo scelto una abitazione in cui sono presenti delle grandi aperture come vetrate scorrevoli o infissi di grande luce, la tenuta all'acqua degli stessi è fondamentale, soprattutto se l'esposizione di tali opere è in zona molto ventosa.

Le norme UNI EN 1027-UNI e EN 12208, in materia sulla tenuta all'acqua dell'infisso in questione prescrivono che: La tenuta all'acqua è la capacità di un infisso di impedire infiltrazioni d'acqua quando è presente una differente pressione tra interno ed esterno.

La norma UNI EN 1027 disciplina il metodo di prova e prevede che tutto il serramento venga innaffiato con una determinata quantità di acqua utilizzando degli appositi spruzzatori.

La comparsa di infiltrazioni (avvenute attraverso qualunque parte apribile e vetrata del serramento) ad un determinato livello di pressione, permette di attribuire la classe raggiunta dal serramento.

La classificazione avviene avvalendosi della norma UNI EN 12208 che prevede nove classi raggiungibili dal serramento (1,2,3 … 9), abbinate alla lettera A (in caso di infissi totalmente esposti all'acqua) o alla lettera B (in caso di infissi posati in nicchia con veletta superiore che li protegge dall'irrorazione diretta). Ovviamente la classe A è migliore della B, così come 9A è meglio di 1A.

Degli stessi infissi le Norme UNI ENV 1627 - UNI ENV 1628 - UNI ENV 1629 - UNI ENV 1630, stabiliscono la resistenza all'effrazione.

In questo caso, vengono valutate le caratteristiche di resistenza all'effrazione di finestre, porte, chiusure oscuranti sotto le azioni di carico statico, carico dinamico, attacco manuale compiute da attrezzi o congegni indicati nei metodi di prova (UNI ENV 1628 - UNI ENV 1629 - UNI ENV 1630); vengono quindi simulate attraverso tali attrezzi e congegni le azioni più comunemente adottate dallo scassinatore che entra, dalle finestre, nelle abitazioni.

Alla fine delle prove, vengono rilevati i degradi ed il tempo occorsi per aprire il serramento e viene stabilita la classe di resistenza del serramento seguendo le indicazioni fornite dalle tabelle della UNI ENV 1627.

Alla luce di quanto esposto, si evince come sia fondamentale, assicurarsi personalmente della qualità dei prodotti impiegati nella costruzione dell'abitazione, confrontando quando descritto nel capitolato, con ciò che effettivamente è posto in opera in cantiere.

Ciò è importante anche in considerazione del fatto che se l'immobile è ancora in corso di costruzione, per particolari esigenze e pagando ovviamente la differenza di prezzo dovuta, si può chiedere espressamente al Costruttore di adottare ad esempio gli infissi di nostro gradimento, nel rispetto del decoro condominiale, salvaguardando gli interessi specifici dell'acquirente.