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La tornitura del legno

La tornitura del legno richiede strumenti appositi e grande precisione, ma permette di realizzare spettacolari decori senza porre limiti alla fantasia e alla creatività.
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Il tornio da legno


tornio da legnoTornire è senz'altro una delle lavorazioni più spettacolari che l'appassionato del legno può effettuare. In pratica si tratta di sagomare dei pezzi di legno, opportunamente preparati, in modo da ricavare elementi a sviluppo cilindrico con diametro variabile, ottenendo colonnine, impugnature, elementi decorativi, piatti, vasi e molto altro ancora.

Per eseguire questa lavorazione si utilizza il tornio da legno, che può essere una macchina integrale oppure assemblato con opportuni accessori del trapano. Il tornio, nel suo sviluppo più generale, è costituito da un banco su cui sono installati i suoi tre elementi principali: la torretta con motore e forchetta di trascinamento; il poggiautensili; la torretta con la contropunta.

La lavorazione longitudinale produce oggetti sostanzialmente cilindrici, con profilo variamente sagomato, come gambe per sedie, barre, elementi per ringhiere, pilastrini per scale a chiocciola, gambe per tavoli, manici per attrezzi ecc. La lavorazione trasversale serve per produrre oggetti rotondi, quali tazze, piatti, basamenti per lampade, portauova e oggetti analoghi.


La struttura del tornio


struttura del tornio per legno
Il tornio è costituito da una base che può essere appoggiata su un banco da lavoro preesistente, ma può essere dotata di gambe proprie. Sulla base è montato un motore elettrico che, tramite pulegge intercambiabili, fa muovere un mandrino (testa motrice).

Sul mandrino viene inserita una forchetta di trascinamento, costituita da una specie di tridente che si conficca nel legno e serve per far ruotare il pezzo. Sul mandrino può essere montata anche una piastra (platorello) per la tornitura trasversale.

Sulla base sono montate anche due strutture scorrevoli: un poggiautensili regolabile (che serve per appoggiarvi sgorbie e scalpelli) e la contropunta (che sorregge e trattiene il pezzo, ma gli consente di ruotare). Questa è costituita da una punta leggermente arrotondata, posta esattamente alla stessa altezza del centro della forchetta di trascinamento e serve per trattenere l'estremità del pezzo, per compressione, durante la lavorazione longitudinale.


Tornire il legno


Per tornire un pezzo di legno bisogna, innanzitutto, sgrossarlo esternamente con la sega a nastro o con la pialla in modo da fargli assumere una sezione tornio.

In entrambi i tipi di lavorazione, il primo passo è quello del posizionamento e del fissaggio della slitta portautensili il più vicino possibile al pezzo da lavorare, senza però toccarlo.

Il poggiautensili dovrebbe essere allineato parallelamente all'asse del tornio, possibilmente un po' più in alto rispetto a questo, e fissato molto saldamente, perché se si dovesse spostare, si rischia di rovinare il pezzo in lavorazione.

Prima di mettere in moto la macchina, assicuratevi che il legno sia ben ancorato alle due estremità (nella tornitura longitudinale) o al platorello (tornitura trasversale) e che in nessun punto rischi di toccare il poggiautensili durante la lavorazione. All'inizio bisogna fare molta attenzione perché il pezzo non è ancora sagomato e potrebbe urtare con i suoi spigoli contro l'elettroutensile.

Poi, a poco a poco, la sezione del pezzo diventa sempre più circolare per cui l'asportazione è più facile e continua.

tornire il legnoIl sistema descritto si riferisce alla tornitura longitudinale, che permette di ottenere oggetti lavorati lungo la faccia esterna.

Per ottenere, invece, oggetti lavorati frontalmente e nelle parti interne (tazze, ciotole, ecc.) il pezzo di legno non va bloccato tra forchetta di trascinamento e contropunta, ma unicamente alla forchetta di trascinamento che, in questo caso, viene sostituita da un mandrino che afferra il pezzo da lavorare.

Il poggiautensili viene, allora, posizionato frontalmente rispetto al legno da tornire in modo da poter scavare sulla sua faccia frontale con l'utensile da taglio. A fine lavoro, sia nella tornitura longitudinale che in quella trasversale, il legno va rifinito con carte abrasive sempre più fini, terminando con una lucidatura a paglietta (mentre il pezzo tornito è ancora sul tornio e ruota).


Materiale da tornire


Non esiste un tipo di legno ideale per la lavorazione al tornio: vanno bene molte essenze, anche se alcune di esse presentano una resa migliore. Legni più duri permettono solitamente una finitura eccellente. Ottimi sono il faggio, la quercia, il frassino, il mogano, l'olmo, il sicomoro e il tasso.

In generale il legno si può tornire in qualunque condizione di essiccamento, ma è sempre preferibile adoperare legno particolarmente stagionato, che conserverà in modo stabile la forma data al pezzo senza possibili deformazioni. Il pino comune si può tornire bene solo con sgorbie estremamente affilate; si può migliorare alquanto il risultato intervenendo con una rifinitura a carta vetrata.



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Tornire il legno
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