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Tingere le stoffe con colori naturali e artificiali

Dalle radici, foglie, fiori, semi o cortecce delle piante si possono ottenere i colori differenti per tingere stoffe e realizzare dei tessuti green in fai da te.
Pubblicato il / Aggiornato il

Cambiare look alla casa tingendo i tessuti dell'arredamento


Stanchi del solito look della casa? Volete una soluzione low cost per dare un nuovo aspetto a una o più stanze del vostro appartamento?
Tingere i tessuti è un ottimo stratagemma per rinnovare tessili e biancheria per la casa, in modo creativo, facile ed economico!

Sono differenti le modalità con le quali possiamo tingere le stoffe: dai prodotti specifici reperibili in commercio, ai colori naturali che certamente saranno più soddisfacenti per chi ha l'animo green e si diverte a sperimentare creando con le proprie mani.


Tingere le stoffe con coloranti naturali


Benché i coloranti chimici siano facili da usare e consentano di ottenere tonalità vivaci e brillanti, i coloranti naturali, permettono di contro di raggiungere effetti di una delicatezza raramente ottenibile con sostanze chimiche, il tutto nel rispetto dell'ambiente.

Dalle radici, foglie, fiori, semi o cortecce delle piante si possono ottenere i colori più disparati.
Il colore che si ottiene dai prodotti naturali varia in intensità a seconda della provenienza, età della pianta e periodo di raccolta.


Caratteristiche dei coloranti naturali


Le materie coloranti adoperabili per questo tipo di tinteggiatura possono essere sia di origine vegetale sia organica. Le uniche stoffe sulle quali si può agire sono i filati naturali come lino, cotone, seta; i tessuti sintetici non assorbono le tinte di origine naturale nè mista.

Pigmenti naturali per tingere tessuti
La tintura dei tessuti con elementi naturali è un procedimento artigianale anche nel comportamento del colore nei confronti del tessuto: ogni pezzo si differenzia da un altro perché sono tanti i fattori che non consentono di garantire lo stesso timbro tra due diversi bagni di colore.

È importante fissare i colori, almeno la grande maggioranza, con sali minerali, allume o altro metodo affine per risultato finale. Il cotone e altri tessuti che non si rovinano con la bollitura, possono essere trattati facendo bollire il tessuto per 20/25 minuti con dell'allume (1 cucchiaino per ogni 1,5 litri d' acqua).


Quali sono i coloranti naturali per stoffe?


Sono infinite le piante tintorie con cui si colora in tessuto:
le foglie di thé sono usate da tempo per dare quel colore caratteristico dal sapore di antico a pizzi e merletti. Con il thè le stoffe non hanno bisogno di essere pretrattate con l'allume.

Foglie di thé per la tintura naturale
Con le foglie di cavolo rosso si ottiene un colore azzurro delicato, mentre le cipolle, a seconda della tipologia, danno colorazioni marroni o verdine. Anche la farina di ortica aggiunta all'acqua conferisce un piacevole colore verde pastello.

Tingere i tessuti con il succo di mirtillo
Con la curcuma in polvere, si ottengono delle tonalità di giallo molto delicate e anche lo zafferano è utile allo scopo. Il succo di mirtillo nero è un'ottima tinta per colorare i tessuti nelle tonalità dal blu al viola; l'henné è funzionale sia per ottenere differenti tonalità del rosso sia del giallo e il carcadè permette di ottenere un rosso chiaro leggermente freddo; con il melograno si ricava l'arancione, con le foglie di sambuco un colore giallo-verdognolo.

Barbabietole per tingere le stoffe di rosso
Le barbabietole vanno bollite per un'ora e lasciate macerare una notte intera prima di procedere con la tinteggiatura. Il risultato che si otterrà è un bel rosso vivo.
Il riccio di castagna tinge in un color nocciola intenso e ha anche il vantaggio di non richiedere il trattamento preliminare, necessario per stabilizzare la maggior parte dei coloranti naturali, come sù detto.


Tingere i tessuti in lavatrice


Per chi ha poco tempo e preferisce fare uso di una tintura già pronta, in commercio esistono differenti prodotti adatti allo scopo. È bene ricordarsi di leggere attentamente le istruzioni.

La tintura in lavatrice non è adatta a tutti i tipi di stoffa; per avere un buon risultato è consigliabile lavorare su tessuti in cotone, lino, seta, viscosa e jeans; per tessuti più delicati, come seta, lana e nylon, è preferibile la tintura a mano.
I tessuti sintetici non garantiscono un risultato ottimale, anche operando con tinte già confezionate.

Per qualsiasi prodotto pronto all'uso, in caso di tintura in lavatrice, le vaschette di colore andranno collocate direttamente nel cestello, facendo attenzione a non versarne il contenuto. Prima di procedere i capi vanno inumiditi, si aggiunge 1 kg di sale grosso da cucina e si avvia un ciclo completo di lavaggio a 60°, chiaramente senza detersivo.

Tingere i tessuti in lavatrice
Al termine dell'operazione, si rimuove la vaschetta di colore e si avvia un secondo ciclo di lavaggio con detersivo per fissare meglio il colore.
Bisogna fare attenzione alla pulizia della lavatrice che a seguito dell'inserimento del colore potrebbe contenere ancora delle tracce.

I capi tinti con questo sistema potrebbero rilasciare del colorante nei lavaggi successivi, per cui è buona norma, al fine di preservare la tinta degli altri tessuti, lavare i capi separatamente.
I tessili appena tinti non vanno fatti asciugare mai al sole!


Tingere i tessuti delicati a mano


Per i tessuti delicati bisogna procedere con la tintura a mano:
In un recipiente molto capiente si portano a ebollizione circa 10 litri d'acqua; successivamente si versa il colorante, si mescola bene il tutto e pone il capo in immersione per circa 45 minuti.

Tingere a mano i tessuti delicati
L'operazione è completa con il risciacquo del tessuto in acqua corrente calda, evitando accuratamente di strizzare la stoffa, lasciandola poi in ammollo per altri 45 minuti in acqua e aceto, che serve a fissare il colore alle fibre.

Si prosegue con un secondo risciacquo e un lavaggio in lavatrice a 30°C.
Anche in questo caso bisogna ricordare di non asciugare i capi al sole dopo la tintura.


Tessuti da tingere: la tecnica del Tie and dye


C'è un altro modo più creativo per tingere le stoffe adoperando prodotti pronti e in lavatrice, con la tecnica del tie&dye. È un procedimento semplice e d'effetto per tingere le stoffe; consiste nell'annodare in alcuni punti la stoffa da tingere per poi versare il colore.
In questo modo il colore non sarà assorbito dalle parti annodate.

Questo procedimento è davvero facile e al contempo consente di ottenete risultati interessanti, soprattutto versando varie tonalità di colore in fasi successive.
È bene adoperare un tessuto bianco o di colore chiaro perché dalla tinta di fondo e dalla sua interazione con la nuova nuance selezionata dipenderà il risultato finale.

Lavare con cura il tessuto prima di iniziare il procedimento, assicurandosi che sia perfettamente pulito. Piegate il tessuto a fisarmonica e praticate dei nodi alle due estremità.
Utilizzare i colori selezionati, diluiti in acqua fredda o tiepida, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.

Tessuto tinto e decorato con la tecnica del tie&dye
Quando la stoffa avrà assorbito bene il colore, bisogna toglierla dalla bacinella e sciacquarla per bene. Quindi, si sciolgono i nodi, si fa asciugare il capo all'aria e poi si stira.
Variando la posizione dei nodi e usando dei piccoli legacci di spago è possibile realizzare tante variazioni sul tema e ottenere delle graziose geometrie astratte.

Un trucco da tenere in considerazione è anche quello di inumidire leggermente il tessuto prima di annodarlo. In questo modo il colore penetrerà anche nei nodi, ma solo in parte.

Se si vogliono ottenere delle righe regolari, una volta piegato il tessuto a fisarmonica, bisogna legarlo in vari punti con dello spago; successivamente, il tessuto va lavato accuratamente e liberato dallo spago.
Per ottenere il classico motivo a cerchi, invece, la stoffa va annodata soltanto al centro, magari adoperando anche un sassolino al centro del punto interessato, così da garantire la sua regolarità.

riproduzione riservata
Tingere le stoffe
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