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Tra le stampanti che siamo abituati a vedere, collegate ai computer di casa, ufficio, scuola, ecc., ve ne sono alcune (le Laser) che utilizzano come elemento base per realizzare le stampe il toner.
Il toner è una polvere finissima, contenente particelle di carbone, ossidi di ferro e resina. Il suo utilizzo prevalente è nelle stampanti, fotocopiatrici e fax, ove un tamburo deposita il toner sui fogli da stampare e successivamente, passando attraverso un riscaldatore, questo viene fuso, imprimendosi sulla carta.
Inizialmente il toner, era costituito essenzialmente da polvere di carbone, successivamente, per migliorarne le prestazioni, alle particelle carboniose è stato mescolato un polimero.
La composizione del polimero varia da un produttore all'altro, ma solitamente è un copolimero stirene acrilato oppure una resina poliestere.
Da studi specialistici effettuati dal SUVA, si è visto come la stampante a toner rilascia nell'aria un particolato, con particelle di dimensioni che possono andare da 1 fino a 1/10 di µm (e recentemente rilevate fino a 23/1000 di micron), siamo in presenza di nanoparticelle, sostanze che possono creare seri problemi di salute, ambientali, di riciclaggio e conferimento in discarica.
Abituati come siamo a considerare tali stampanti come un oggetto qualsiasi, difficilmente ci rendiamo conto, di come tale impiego possa essere nocivo agli operatori ed alle persone che frequentano gli ambienti circostanti al locale dove è situata una tale periferica.
A titolo preventivo, il SUVA (l'INAIL svizzero) fornisce alcune misure di protezione generali per ridurre il rischio di esposizione alle polveri di toner e alle particelle ultrafini, nonché misure specifiche per contrastare gli effetti di un'elevata esposizione, ad esempio in caso di guasto dell'apparecchiatura o durante le operazioni di manutenzione e riparazione.
Come indicazioni generali, il SUVA consiglia di attenersi sempre alle istruzioni riportate nel manuale d'uso, collocare gli apparecchi in un locale ampio e ben ventilato, non direzionare le bocchette di scarico dell'aria verso le persone, eseguire regolarmente la manutenzione delle apparecchiature, eliminare con molta cautela i fogli inceppati per non sollevare polvere, utilizzare guanti monouso per ricaricare il toner liquido o in polvere.
Particolare attenzione occorre prestare quando tali periferiche sono installate nelle camere dove si soggiorna diverse ore, in questo caso oltre ad arieggiare con frequenza i locali (magari impiegando un estrattore per ricambiare l'aria di frquente), è buona norma installare uno ionizzatore adeguato alle dimensioni del locale da depurare.
Infine si consiglia di non adoperare come rivestimenti orizzontali moquette a pelo alto o altro tipo di materiale che possa trattenere tali polveri.
Alle pareti sono sconsigliati rivestimenti come parati in tessuto, o trattamenti decorativi che facilitano l'accumulo di polveri in genere, rendendo difficile la pulizia del locale.
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