Perché un giovane designer dovrebbe partecipare al Salone Satellite?
La partecipazione a questo evento comporta la spesa da 2.500,00 euro a 9.000,00 euro più iva per lo spazio espositivo, in più ci sono da considerare i costi di allestimento, di produzione dei prototipi, il pernottamento dei designer stessi per tutto il periodo della fiera...
insomma uno sforzo non indifferente per giovani (da regolamento di età non superiore ai 35 anni), che spesso sono all'inizio della propria carriera professionale.
Eppure questo appuntamento riscuote ogni anno un indubbio successo di partecipazione e di pubblico.
La ragione di tale successo è sicuramente nel fatto che il Salone Satellite costituisce un immediato punto di contatto tra giovani progettisti in cerca di visibilità e produzione vera e propria.
Non di rado infatti giovani designer che espongono i propri prototipi, riescono a vedere l'anno successivo alcuni propri prodotti in collezione al Salone del Mobile Milano.
Il tema di quest'anno Progetto 50+50 – Disegnando il Futuro, si allineava particolarmente alla ventata di novità e sperimentazione che il Satellite deve rappresentare.
Tra le novità più interessanti per capire come i giovani designer possano immaginare il futuro, segnaliamo il poetico e di sapore vagamente retrò MegaPhone, amplificatore passivo del suono – lo stesso principio del grammofono – progettato espressamente per iPhone dal duo milanese En&is design, ovvero Enrico Bosa ed Isabella Lovero.
Di ispirazione completamente diversa l'apparecchio di illuminazione Lamped, una scommessa sulla tecnologia degli Oled, Organic Light Emitting Diode, che rappresenta il futuro prossimo dell'illuminazione su vasta scala.
La designer serba Irena Kilibarda ha progettato questo apparecchio mudulare che le è valso il terzo premio del concorso Premio Salone Satellite edizione 2011.
Divertente e basata sulla tecnologia simile dei Led, l'installazione interattiva Ultra Gamma – Design with the unseen waves, presentata dal prof. Ezri Tarazi e dal suo gruppo di studenti di design.
Ogni partecipante, scegliendo liberamente un bastoncino in vetro colorato di una tonalità tra rosso, arancio, giallo, verde, blu, violetto e magenta, viene invitato ad entrare in uno dei cinque coni sospesi di quattro metri in cui viene diffusa l'emissione luminosa del colore del bastoncino prescelto.
Tale luce, inondando il visitatore, dovrebbe riequilibrare e bilanciare le tensioni interne di ogni individuo.
Denominatore comune di questi progetti sono la ricerca di nuovi modelli di vita e di benessere rigorosamente a basso consumo di risorse energetiche.
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