Prevenzione sismica: si richiedono maggiori detrazioni e assicurazione obbligatoria
Durante la Quarta Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica svoltasi il 14 dicembre, Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) hanno formulato alcune proposte.
Attualmente, le abitazioni ad alta esposizione al rischio sismico sono oltre 12 milioni. La spesa stimata per la messa in sicurezza è pari a 93 miliardi di euro, una cifra inferiore ai costi di ricostruzione sostenuti dalla Stato (130 miliardi di euro negli ultimi 53 anni).
Sulla base di questi presupposti, è necessario incentivare maggiormente gli interventi di messa in sicurezza, perché i bonus fiscali ci sono, ma faticano a decollare. O meglio, le agevolazioni dei vari bonus sono stati più che altro utilizzati per interventi di riqualificazione energetica. Secondo le stime dell'Agenzia delle Entrate, il rapporto tra interventi per efficientamento energetico e prevenzione antisismica è di circa 7:1.
Molto probabilmente, i cittadini non hanno colto appieno questa importantissima opportunità per la scarsa conoscenza del problema e la difficile percezione del rischio sismico per la propria casa. A ciò, vanno poi aggiunti fattori quali la complessità e la lunghezza temporale della progettazione nonché l'invasività degli interventi che spesso costringono all'abbandono dell'abitazione.
Prevenzione rischio sismico: le principali proposte
Secondo Francesco Miceli, presidente del CNAPPC, le varie forme di bonus dovrebbero diventare misure strutturali inserite in una strategia a lungo periodo e che abbia al centro la rigenerazione urbana sostenibile e partecipata.
La Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha proposto un emendamento alla Legge di Bilancio che prevede la possibilità di comprendere, tra gli interventi detraibili, la verifica sismica dell'edificio. Ciò consentirebbe quindi costi accettabili per la collettività.
Dello stesso tenore, l'emendamento che propone di rendere detraibile la spesa per il monitoraggio sismico degli edifici.
È poi fortemente auspicabile l'istituzione del Fascicolo del Fabbricato contenente importanti informazioni sulla sua storia tecnica, di manutenzione, autorizzativa e amministrativa, nonché indicazioni sul grado di classificazione sismica ed energetica.
Infine, un altro tema dibattuto riguarda l'assicurazione dei fabbricati dal rischio sismico, che potrebbe essere supportata con deducibilità fiscali o addirittura resa obbligatoria.