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Quartiere Le Albere a Trento

A Trento è in corso di realizzazione un nuovo quartiere a destinazione mista, residenziale e per servizi: Le Albere porterà la firma dell'architetto Renzo Piano.
Pubblicato il

Un esempio di riqualificazione urbana ben riuscito: questo risulta essere il nuovo quartiere di Trento denominato Le Albere, soggetto ad un'imponente opera di restyling a firma dell'archistar Renzo Piano.

La storia


schizzo di progettoNel 1998 la città di Trento intraprende un percorso di trasformazione e valorizzazione urbana, al fine di riqualificare alcune aree dismesse, tra cui l'importante centro di produzione della Michelin.
L'iter burocratico, finanziario e progettuale inizia con la presentazione al Ministero competente del Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio, l'acquisizione dell'area e l'indizione del concorso di idee per la costruzione del nuovo paesaggio urbano.
Da qui la collaborazione con l'architetto Renzo Piano, la demolizione e le concessioni edilizie per iniziare i lavori.

Il contesto


vista esternaL'area di progetto, che si estende per circa 11 ettari davanti al fiume Adige, è delimitata a nord da Palazzo delle Albere, antico manufatto del XVI secolo e a sud da Via Monte Baldo e, da est a ovest, dal tracciato ferroviario fino alla riva del fiume.
Ed era proprio la presenza della ferrovia, unitamente alla vocazione industriale del sito, a far sì che quest'area, seppur prossima al centro storico della città, fosse estromessa dalla fruizione quotidiana dei cittadini.

L'obiettivo principale dell'intervento è stato, quindi, quello di restituire a tutti quest'area attraverso una sistema di connessioni e con la realizzazione di un nuovo quartiere in cui sono integrati perfettamente diversi servizi.

La configurazione del quartiere Le Albere


vista esternaIl progetto viene concepito dall'architetto come un vero e proprio nuovo pezzo di città in cui è possibile trovare edifici con diverse destinazioni d'uso: 310 mila metri cubi di costruito, 300 appartamenti, un Museo della Scienza, 5 ettari di parco pubblico, 30 mila metri quadrati per uffici e commercio, due piani di garage interrati con circa 2000 posti auto, e 30 mila metri quadrati di strade e piazze.


Il fiume, elemento caratteristico del luogo, è stato valorizzato e richiamato attraverso l'uso costante dell'acqua nel progetto. Percorsi e specchi d'acqua disegnano e fanno da corollario alle aree verdi, fungendo da decoro urbano ma soprattutto da raccolta dell'acqua piovana per un riuso in termini di risparmio idrico ed energetico.


Anche i collegamenti sono ben studiati: percorsi ciclo-pedonali sono definiti da viali alberati che portano al centro storico in pochi minuti; contemporaneamente 2000 posti auto coperti e 80 all'aperto, e un parcheggio pubblico garantiscono la fruizione delle auto.
La viabilità interna e di connessione al centro storico sarà, però, limitata entro precise aree e concessa in determinate fasce orario, assicurando così la vivibilità del centro storico e del quartiere verde.

Gli appartamenti


tipologia bilocaleGli edifici destinati ad ospitare appartamenti sono stati concepiti rispettando le preesistenze: si tratta di edifici di tre o quattro piani con alloggi di diverso taglio, ad uno o a due livelli, in gran parte con doppio affaccio, sul parco o sulla strada pubblica e sui giardini interni condominiali.

Sono quasi tutti dotati di ampie logge, balconi ed alcuni di giardino privato.


Anche nella scelta dei materiali, si è cercato di valorizzare il luogo: pietra e legno, materiali tradizionali nell'edilizia trentina, convivono con ampie vetrate che rendono luminosi tutti gli ambienti.


Al piano terra troviamo negozi e varie attività commerciali, ad eccezione degli edifici che si affacciano direttamente sul parco, destinati a sola residenza.


Scegliere questi alloggi significa abitare in un quartiere dinamico, attivo, con la possibilità di fruire di servizi, uffici, negozi, spazi culturali e ricreativi e di tanti spazi verdi stando, al contempo a due passi dal centro storico e dall'Adige.

La tecnologia


vista internaA Le Albere il sistema energetico centralizzato per l'intero quartiere, unito all'utilizzo di impianti fotovoltaici e al controllo della dispersione termica, migliorerà la qualità della vita di chi vi abita e al contempo contribuirà anche a razionalizzare sensibilmente la produzione e il consumo energetico.


L'area avrà, inoltre, un sistema di reti e di cablature per consentire efficienti telecomunicazioni e un ottimale funzionamento degli impianti domotici.

Una centrale unica di trigenerazione produrrà l'energia necessaria alla vita del quartiere: esso sarà capace di riscaldare e raffreddare tutti gli edifici attraverso un sistema energetico centralizzato all'avanguardia, che farà risparmiare combustibile, riducendo l'impatto sull'ambiente e i costi di manutenzione.


I materiali utilizzati rispecchiano l'obiettivo del raggiungimento della sostenibilità: legno per le facciate autoportanti, pietra locale per rivestimenti e percorsi, pannelli fotovoltaici su tutte le coperture, schermi di piante rampicanti sulle facciate est degli edifici a uffici.


Insomma si tratta di un progetto a scala urbana la cui conclusione è prevista per luglio 2013, e che costituirà, per le sue dimensioni, un esempio non solo di architettura, ma di urbanistica verde.

riproduzione riservata
Quartiere Le Albere a Trento
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