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Consigli utili per riconoscere un pavimento in parquet di qualità

Dalle caratteristiche estetiche a quelle tecniche, dalle classi d'aspetto alle certificazioni: ecco i consigli utili per riconoscere un buon pavimento in parquet
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Come riconoscere un pavimento in legno di qualità


Tra le numerose tipologie di pavimentazioni disponibili in commercio, il parquet è quella più apprezzata, poiché oltre a essere estremamente versatile ed elegante, è in grado di valorizzare gli ambienti interni e di renderli accoglienti.

Parquet bamboo - Fonte foto: Beazy, UnsplashParquet bamboo - Fonte foto: Beazy, Unsplash

I pavimenti in vero legno hanno anche caratteristiche tecniche molto buone, come ad esempio la resistenza, l’isolamento termico e acustico e la facilità di manutenzione.

Tuttavia, per disporre di un parquet durevole nel tempo, è necessario selezionare un prodotto di qualità, e per farlo è sufficiente tenere conto di determinati elementi, quali:

  • l’essenza

  • la resistenza

  • lo spessore

  • le certificazioni

  • le finiture.


Scopriamo insieme nel particolare come riconoscere un buon parquet basandosi su quanto appena indicato.


Scegliere il parquet in base all'essenza e alla destinazione d’uso


La prima cosa da valutare nella scelta di un buon pavimento in parquet è proprio la tipologia di legno con cui esso viene realizzato.

Parquet in noce chiaro - Fonte foto: Denys Striyeshyn, UnsplashParquet in noce chiaro - Fonte foto: Denys Striyeshyn, Unsplash

È bene tenere a mente che ogni essenza possiede peculiarità specifiche, pertanto, è opportuno scegliere il prodotto basandosi anche sulla sua destinazione d’uso.

Se ad esempio, si desidera posare una pavimentazione in legno all’interno della zona bagno, bisogna considerare l'idea di impiegare essenze esotiche, come l’Iroko, il Bamboo o il Teak, in quanto sono molto resistenti all’acqua e all'umidità.

Al contrario, se occorre installare il parquet nel soggiorno o in camera da letto, si può optare per essenze più tradizionali, come il Ciliegio, il Rovere, il Noce, il Faggio, l’Olmo, il Larice e il Castagno.


Resistenza, durezza e stabilità del parquet


Nella selezione dell’essenza più idonea, si devono considerare la resistenza, la durezza e la stabilità del legno.

Pavimento parquet chiaro - Fonte foto: Mitch Moondae, UnsplashPavimento parquet chiaro - Fonte foto: Mitch Moondae, Unsplash

Un parquet di buona qualità deve essere resistente al calpestio, all’usura, agli urti, all’acqua e all’umidità. In questo frangente, è necessario valutare anche la durezza del materiale, ossia, la sua capacità di resistere alla penetrazione.

La durezza del parquet, dipende soprattutto dalla densità del legno, ma viene comprovata tramite due metodi:

  • metodo Brinell: che prevede l’uso di una sfera d'acciaio con un diametro di 10 mm, la quale viene schiacciata sulla superficie del legno con un carico massimo di 50 kg;

  • metodo Janka: che ha lo scopo di misurare la forza necessaria per far penetrare nel legno una sfera d’acciaio con diametro di 11,28 mm.

Infine, per la determinazione della stabilità del parquet, si effettua una prova durante la quale il legno viene sottoposto a una variazione di umidità e di temperatura, per verificarne le modifiche a livello di dimensioni e volume.

Tra le essenze più resistenti al calpestio e all’usura, vi sono:

  • Rovere;

  • Wengé;

  • Bamboo;

  • Teak;

  • Afrormosia;

  • Acero;

  • Doussié.

È possibile reperire tutte le informazioni circa le caratteristiche tecniche del parquet, rivolgendosi a un fornitore specializzato.


Parquet prefinito o massello?


Prima di scegliere un pavimento in legno è opportuno considerare il tipo di prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Spesso, quando si parla di resistenza e durata, ci si chiede se sia meglio optare per il parquet prefinito o per il parquet massello (o massiccio).

Parquet rovere naturale - Fonte foto: Rumman Amin, UnsplashParquet rovere naturale - Fonte foto: Rumman Amin, Unsplash

La differenza principale tra i due è che il primo è formato da listelli pronti per l’installazione, i quali sono già stati trattati e lavorati, mentre il secondo è allo stato grezzo e si rifinisce in loco.


In linea generale, il parquet prefinito è più stabile, robusto e durevole, e inoltre si posa velocemente. Naturalmente, per ottenere un pavimento più resistente, è bene selezionare il prefinito multistrato.

Il vantaggio del parquet massello è che ha uno spessore maggiore di quello prefinito, perciò, può essere levigato più volte.


Spessore del parquet


Per la scelta di un pavimento in parquet di qualità, è fondamentale controllare lo spessore dei listelli, perché da questo elemento, dipendono la planarità e la stabilità degli stessi.

Listelli in parquet prefinito - Fonte foto: Jakarta Parquet, UnsplashListelli in parquet prefinito - Fonte foto: Jakarta Parquet, Unsplash

Secondo le normative UNI, affinché una pavimentazione di legno possa essere definita parquet, lo strato nobile deve avere uno spessore minimo di 2,5 mm.

Tali norme, indicano anche che, per la realizzazione di un pavimento in parquet stratificato con posa flottante, occorre usare listelli con uno spessore di almeno 14 mm.

Solitamente, l’opzione migliore consiste quindi nello scegliere listoni con uno spessore variabile da 14 mm a 22 mm, dotati di uno strato di legno nobile che misuri uno spessore da 2,5 mm a 5 mm.

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Infine, è necessario ricordare che, più lo spessore è ridotto, meno sarà la resistenza meccanica del legno.


Finiture e design del parquet in legno


La finitura del parquet gioca un ruolo fondamentale per la protezione del legno, rendendolo più durevole nel tempo.

Parquet legno massello - Fonte foto: Jeroen Van Pelt, UnsplashParquet legno massello - Fonte foto: Jeroen Van Pelt, Unsplash

È possibile scegliere fra tre diverse tipologie di finiture:

  • finitura a olio: è perfetta per proteggere il legno dall’interno, lasciandolo comunque traspirare, tuttavia, ha una manutenzione complessa;

  • finitura a vernice: è ideale per rendere il legno impermeabile, resistente allo sporco e facile da pulire;

  • finitura a cera: si tratta di un metodo ormai poco utilizzato, in quanto non garantisce una protezione ottimale del legno ed è difficile da mantenere.

Il pavimento in legno di buona qualità si riconosce anche dal suo aspetto.
In tal senso, non basta valutare l’uniformità del colore, la presenza di nodi, venature e imperfezioni e la superficie ruvida e irregolare, bensì, è consigliabile fare riferimento alle tre classi d’aspetto del parquet, indicate dalla normativa UNI EN 13489:2018, ossia:

  • classe cerchio: identifica una scelta selezionata di parquet in cui la fibra del legno è rigata, fiammata, priva di tracce di corteccia, nodi e altri difetti del legno;

  • classe triangolo: definisce il legno rigato, fiammato ma con i nodini;

  • classe quadrato: è quella adoperata per descrivere legni dall'aspetto più rustico e grezzo.


Come riconoscere la qualità del parquet: le certificazioni


L’ultimo aspetto da verificare per scegliere un buon parquet (ma certamente, non per importanza) sono le certificazioni.

Grazie a queste ultime, infatti, si può stabilire se il legno in questione è un prodotto di qualità o meno.

Ecco quali sono alcune delle certificazioni più importanti da osservare:

  • Marchio CE: dimostra che i prodotti sono conformi agli standard adottati dall’Unione Europea;

  • Marchio FSC: identifica il legno ricavato da foreste gestite responsabilmente;

  • Marchio PEFC: apposto sul legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e con filiera legale e tracciata;

  • Certificazione F-4 STARS: indica che i pavimenti in legno appartengono alla classe F* di emissione di formaldeide prevista dal Ministero giapponese per il territorio, le infrastrutture, i trasporti e il turismo, ancora più restrittiva rispetto alla classe E1 europea;

  • Taber test: dimostra la resistenza delle vernici adoperate per rifinire il parquet;

  • Proprietà di reazione al fuoco, secondo la normativa UNI EN 14342:2013.

In conclusione, non bisogna dimenticare che per acquistare un parquet di qualità, è sempre consigliabile rivolgersi a fornitori affidabili e richiedere dei campioni da visionare di persona.


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