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Prorogato il termine per l'installazione delle valvole termostatiche, la nuova scadenza è a Giugno 2017

Negli impianti centralizzati l'adozione di valvole termostatiche e contabilizzatori consentirà di consumare e pagare energia in base alle nostre reali esigenze.
Pubblicato il / Aggiornato il

Normativa per l'efficienza energetica: prorogato il termine per l'installazione di valvole termostatiche e contabilizzatori


Dopo tanta attesa alla fine si è giunti ad una decisione, il Consiglio dei Ministri ha concesso la proroga di 6 mesi, ponendo Giugno 2017 come termine ultimo per l'adeguamento energetico da eseguire in tutti gli immobili dotati di impianto di riscaldamento centralizzato, tutte le abitazioni e i condominii dovranno adeguarsi alla normativa e installare valvole termostatiche e contabilizzatori di calore.

Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Valvole termostatiche su termosifoni
Da tempo le più grandi potenze mondiali, dai cui territori vengono paradossalmente emesse grandi quantità di sostanze inquinanti, cercano, attraverso politiche comuni, di ridurre l'inquinamento ambientale.

Il primo e sensibile passo per il raggiungimento di questi obiettivi fu fatto nel 1997, quando, con il Protocollo di Kyoto si cercò di contrastare il pericolosissimo e veloce fenomeno del surriscaldamento globale.

Negli anni si susseguirono diverse misure e a livello europeo furono emanate numerose direttive; a seguito di esse, ogni Stato membro ha provveduto a emanare leggi e decreti legislativi volti all'adesione a tali obiettivi.

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Nello specifico, sul nostro territorio nazionale il Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102, Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE, rappresenta la norma fulcro per quanto riguarda l'efficientamento energetico.

La norma, infatti, contiene una serie di misure volte a ottenere un sensibile risparmio energetico nel periodo di tempo compreso tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2020.
Tra queste anche l'adozione di strumenti e dispositivi per la Misurazione e fatturazione dei consumi energetici (art. 9).


Obbligo di installazione valvole termostatiche e contabilizzatori di calore


L'articolo 9 del suddetto Decreto Legislativo riporta la necessità di contenere i consumi attraverso la contabilizzazione di ciascuna unità immobiliare e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi delle medesime.

Considerando che moltissimi studi hanno dimostrato che la maggior quantità di emissioni in atmosfera viene prodotta da immobili a destinazione residenziale, gli stabili dotati di impianto di riscaldamento centralizzato rappresentano una bella fetta di tale categoria, considerando la produzione di energia non commisurata in base alle reali esigenze e la relativa dispersione.

Per i motivi sopra esposti si palesa la necessità di valvole e contatori.

La valvola ha la funzione di regolare la potenza del calorifero in relazione alle nostre necessità; una volta raggiunta la temperatura desiderata, il calorifero cessa di funzionare; ciò avviene attraverso la regolazione del flusso di acqua calda in arrivo sul termosifone che, avendo la valvola, è programmato per raggiungere quella determinata temperatura e poi spegnersi.

La regolazione si traduce in un triplo vantaggio: nella possibilità di regolare a proprio piacimento e in base alle proprie esigenze la temperatura di casa, di regolarla a zone, se lo si desidera in maniera diversa nei vari ambienti e, infine, in un risparmio energetico, ovvero, in una bolletta cucita effettivamente in base al reale consumo.

Spetta proprio al contabilizzatore la misurazione dei consumi: il contatore generale deve essere installato, a cura della società di distribuzione, in corrispondenza dello scambiatore di calore, mentre a cura del proprietario è l'installazione dei sottocontatori per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare; si tratta quest'ultimo di un dispositivo che, a seconda della tipologia di impianto centralizzato, deve essere installato o sui termosifoni, se si tratta di un impianto a colonne montanti, o all'ingresso della distribuzione nell'appartamento, se è sezionato.

Dunque, mentre ad oggi le spese di riscaldamento centralizzato vengono suddivise in base alle tabelle millesimali, in futuro si pagherà in relazione ai reali consumi, grazie alla lettura del contatore.

Solo la parte relativa alle spese residue dovuta alle quote fisse o alle dispersioni, sarà calcolata in base ad altri parametri (tabelle millesimali, metri quadrati, metri cubi, etc.).

Valvola termostatica
È chiaro che gli immobili posti ai piani intermedi saranno i più avvantaggiati, in quanto protetti sia livello inferiore che superiore da altri ambienti scaldati, mentre quelli con maggiore dispersione e, quindi, maggior consumo saranno quelli in prossimità di ambienti freddi, quali tetti, cantine o a diretto contatto con il suolo; a tal proposito sarebbe auspicabile l'adozione di coefficienti di adeguamento all'interno delle tabelle di suddivisione, in maniera tale da livellare tali differenze.


Sanzioni se non si esegue l'adeguamento


Come sopra specificato, quindi, è stato prorogato il termine fino a Giugno 2017, data entro cui tali dispositivi dovranno essere installati all'interno di condomini con riscaldamento centralizzato ed edifici polifunzionali; all'art. 16 del D.lgs 102/2014 vengono riportate le sanzioni che vanno da € 500,00 ad € 2.500,00 per unità immobiliare; ciò vuol dire che, se non si provvede a installare tali sistemi entro la data prefissata, in caso di controlli da parte di Regioni, Province o enti da essi delegati, ogni proprietario dovrà pagare la sanzione.

In ogni caso, è opportuno informarsi sul recepimento della materia a livello regionale, in maniera tale da valutare caso per caso il da farsi.

Contabilizzazione calore
È importante, in ogni caso, adoperarsi al fine di decidere, nel più breve tempo possibile, in sede di assemblea condominiale con il benestare della maggioranza, le misure per ottemperare alla norma; guidati dall'amministratore si procederà con il valutare una serie di preventivi per l'adattamento dell'impianto, scegliendo quello che, secondo i criteri della qualità e/o del vantaggio economico, sono rispondenti alle esigenze.


Valvole termostatiche, contabilizzatori e detrazioni fiscali: 65% o 50%?


Seppure si tratti di una spesa inaspettata e per molti non sostenibile è importante sapere che tale intervento è teso ad un risparmio energetico e quindi anche ad una riduzione della bolletta. Parliamo di un risparmio sul lungo periodo ma che, unito alla possibilità di detrazioni fiscali, rappresenta un grande vantaggio in termini economici.

Valvole e detrazioni fiscaliTrattandosi di intervento volto all'efficientamento energetico, qualora combinato con la sostituzione della caldaia magari obsoleta con una a condensazione, esso è detraibile al 65%, come riportato nella Guida dell'Agenzia delle Entrate e dalla Circolare n. 18/E, del 6 maggio 2016, pag. 11, punto 3.1: «se i dispositivi in questione sono installati in concomitanza con la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione - e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione - ovvero con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia, le relative spese sono già ammesse alla detrazione spettante per gli interventi di riqualificazione energetica ai sensi dell'articolo 1, comma 347 della legge n. 296 del 2006 pari, attualmente, al 65 per cento delle spese stesse per un valore massimo della detrazione di 30.000 euro».

In caso contrario, ossia il condominio si trova a dover installare solocontabilizzatori e valvole termostatiche, l'intervento è detraibile nella misura del 50%, in quanto volto a favorire il risparmio energetico.
Sarà cura dell'amministratore suddividere le spese in base alle tabelle millesimali per la quota condominiale e in base al numero di valvole e contatori installati nei singoli appartamenti.


Ma si può evitare questa spesa? Attenzione ai lavori effettivamente necessari e ai costi proposti


Adeguare l'intero impianto di riscaldamento di un condominio intervenendo sia in centrale termica che nelle singole abitazione è una notevole spesa per il cittadino, spesa a cui si può ovviare solo se esistono dei reali impedimenti dovuti ad problemi tecnici e/o ad una spesa eccessiva non commisurata al reale risparmio energetico eventuale, che si otterrebbe eseguendo questo adeguamento.

Infatti esistono dei casi in cui questa spesa così onerosa si può evitare, la prima cosa da fare è informarsi bene sull'oggettività dei costi proposti dalla ditta installatrice che dovrà eseguire i lavori di adeguamento, ovviamente i costi variano in funzione della tipologia d'intervento, della dimensione del condominio e anche della città.

Costo adeguamento energetico, contabilizzazione del calore
Orientattivamente i costi si aggirano sui 80 -100 euro a radiatore, esiste l'opzione di noleggio o di vendita delle valvole. Insomma i preventivi variano a seconda dei casi a volte diventano anche spropositati, per questo è utile consultare più di una ditta.

Proprio in virtù di questi prezzi da capogiro, questa spesa può essere evitata se risulta antieconomica rispetto ai risparmi energetici che si otterrebbero. Tale situazione però per poter avere valore deve essere dimostrata da una relazione tecnica a firma di un progettista o di un tecnico abilitato, che ne valuti e ne dimostri l'antieconomicità.

Maggiori dettagli sulle modalità operative sono reperibili nella norma UNI EN 15459.

riproduzione riservata
Obbligo di installazione delle valvole termostatiche, è arrivata la proroga
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Michele18
    Michele18
    Lunedì 22 Ottobre 2018, alle ore 12:59
    Chi è preposto al controllo affinchè vengano installate le valvole termostatiche?
    Così come da legge 102/2014?
    Michele
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Michele18
      Mercoledì 24 Ottobre 2018, alle ore 10:05
      I controlli sono effettuati dagli stessi Enti preposti per le verifiche  e le ispezioni dell'efficienza energetica delle caldaie. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Fabrizio
    Fabrizio
    Sabato 8 Luglio 2017, alle ore 07:02
    Ho necessità di essere aiutato per capire il motivo o i motivi per i quali nel  comprensorio di tutto il Valdarno aretino, non si riesce a trovare un tecnico abilitato a redigere una relazione tecnica per l’esonero dall’obbligo di istallate i contabilizzatori.
    Premetto che nei mesi addietro io e altri condomini, abbiamo cercato per lungo e largo, ma abbiamo trovato soltanto   l’indifferenza dei pochi che siamo riusciti a contattare  ma che non hanno dato disponibilità a occuparsi della relazione, forse  giudicata troppo lunga e piena di difficoltà tecniche.
    Per meglio inquadrare la situazione faccio presente che l’edificio condominiale del quale si parla è del 1960 con impianto di riscaldamento centralizzato a colonne verticali e con muri di spessore e qualità non idonei a trattenere calore, quindi estremamente disperdenti.
    Inoltre le tubazioni, dopo tutti questi anni, sono ovviamente non in buone condizioni e in futuro una loro non improbabile rottura, potrebbe anche significare di dover abbandonare l’impianto centralizzato e installare il riscaldamento singolarmente.
    Al piano terra le correnti vaganti hanno usurato le tubazioni e spesso si deve scavare per riparare i buchi che vi si formano.
    Essendo l’impianto di tipo verticale (il meno idoneo per l’installazione di contabilizzatori) è necessario installare un contabilizzatore per ogni radiatore con la media di 10 contabilizzatori per condomino.
    Ovviamente la spesa non è indifferente soprattutto per le persone che poi subiranno i maggiori disagi da questo sistema di contabilizzazione e ripartizione dei costi.
    La dispersione delle pareti, prive di ogni coibentazione esterna e interna, lasciano supporre che abbiano le pareti abbiano una trasmittanza inferiore a 0,8 w/mqK  con la conseguente migrazione del calore da un appartamento altro con veri e propri furti ci calore.
    Ovviamente la nuova contabilizzazione penalizzerà le persone più anziane, senza apportare grossi benefici in termini di  risparmio energetico a nessuno.
    A meno che ,nel  periodo invernale, si impari a stare in casa con sciarpa e cappotto.
    La normativa di riferimento Dlgs 102 del 4 luglio 2014 invece concede in questi casi,almeno così auspichiamo, la possibilità di essere esonerati dall’installazione dei contabilizzatori e del sistema di ripartizione delle spese che invece i contabilizzatori elettronici imporrebbero.
    Per chiarezza riporto il teso di legge
    (D.lgs.102/2014 art.16 commi 6/7 introdotti dal D.lgs.141/2016) dice che:  6. Nei casi di cui all’articolo 9, comma 5, lettera b), il proprietario dell’unità immobiliare che non installa, entro il termine ivi previsto, un sotto-contatore di cui alla predetta lettera b), è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2500 euro per ciascuna unità immobiliare. La disposizione di cui al presente comma non si applica quando da una relazione tecnica di un progettista o di un tecnico abilitato risulta che l’installazione del contatore individuale non è tecnicamente possibile o non è efficiente in termini di costi o non è proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali. 
    Come ho premesso non siamo riusciti a trovare nessun tecnico che si sia assunto l’onere di redigere la relazione richiesta, ma la motivazione non è stata fornita se con un generico “non sono interessato, grazie”.
    Forse qualche ipotesi sul perché di questo generale diniego e disinteressamento risiede nelle oggettive difficoltà tecniche che la stesura della relazione comporta. Oppure ci sono altre ragioni che potrebbero essere imputabili alla forte spinta di chi installa i sistemi di contabilizzazione che potrebbero vedere il loro business a rischio di minor introito.
    Mi chiedo perche nessuno pensa invece alla ingiusta penalizzazione perpetrata ai danni delle persone più vulnerabili e che per mille motivi come al solito dovranno soltanto pagare e subire.
    Ringrazio tutti coloro che volessero contribuire a darmi la loro opinione e o il nominativo di qualche tecnico in grado di aiutare magari solo a chiarirci le idee.   
    rispondi al commento
  • Giorgio
    Giorgio
    Mercoledì 8 Marzo 2017, alle ore 11:25
    Nel condominio dove abito abbiamo deciso all'unanimità di dismettere (staccare) la vecchia caldaia a gasolio in quanto vetusta e troppo onerosa in termini di manutenzione.
    Ognuno quindi si è attrezzato in proprio per riscaldare la propria abitazione (split, stufe a pellet, ecc.).
    Per quanto mi riguarda avendo io già predisposto un impianto di tubazioni alternativo ho acquistato e installato una nuovissima caldaia a condensazione che usa il gas di città.
    La domanda è: posso usufruire delle agevolazioni fiscali (50 o 65%)? In sostanza ho di fatto sostituito l'uso di una vecchia caldaia condominiale con una nuova e autonoma caldaia a condensazione.

    rispondi al commento
  • Stella
    Stella
    Mercoledì 22 Febbraio 2017, alle ore 17:18
    Abito in un condominio di 15 appartamenti con riscaldamento centralizzato.
    Negli appartamenti ci sono caloriferi in ghisa.
    Ogni appartamento è dotato di un contatore di acqua calda che consente a ciascun condòmino di pagare per quanta acqua calda consuma per riscaldare il proprio appartamento.
    Ogni appartamento è inoltre dotato di termostato: al raggiungimento della temperatura desiderata scatta una valvola del contatore che chiude l'immissione di acqua calda.
    Visto che - a mio modo di vedere - tale condizione replica quella che si avrebbe con l'installazione di termovalvole, è possibile che in caso di perizia termoidraulica il tecnico valuti 'la spesa eccessiva' esentandoci dall'obbligo di installazione?
    rispondi al commento
  • Marco
    Marco
    Lunedì 2 Gennaio 2017, alle ore 17:33
    L'istallazione dei contabilizzatori di calore è importante perché solo di fronte a una spesa maggiore le persone diventano reponsabili e più accorti sui consumi e pagano realmente quanto consumano.
    Invito l'Arpat a controllare perché nei condomini si tende a gonfiare i preventivi per non istallare per costi eccessivi, con Amministratori compiacenti, quindi le verifiche e le sanzioni vanno fatte anche ai tecnici abilitati che falsano i preventivi di spesa. 
    rispondi al commento
  • Giovanmi
    Giovanmi
    Martedì 22 Novembre 2016, alle ore 18:48
    Vorrei sapere se le valvole vanno montate solo ai condomini oppure anche ad appartamenti singoli?
    Giovanni
    rispondi al commento
  • Claudio
    Claudio
    Mercoledì 16 Novembre 2016, alle ore 10:51
    L' Amministratore unitamente alla ditta preposta all'adeguamento hanno menato il can per l'aia, per cui il condominio si ritrova a non aver provveduto all'adeguamento.
    Sebbene io avessi allertato le persone di cui sopra, a chi addebitiamo le eventuali sanzioni?
    rispondi al commento
  • Michele Cozza
    Michele Cozza
    Mercoledì 26 Ottobre 2016, alle ore 14:16
    É sempre obbligatorio mettere le valvole termostatiche ?
    Per televisione ho sentito che la Comunità Europea a detto di No, è vero?
    rispondi al commento
  • Lidano
    Lidano
    Martedì 25 Ottobre 2016, alle ore 17:35
    Interessante.
    rispondi al commento
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