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Nuova etichetta energetica condizionatori

Dal 2013 è in vigore il regolamento europeo 206/2012 che definisce le nuove etichette energetiche, per le macchine di climatizzazione e per i ventilatori.
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Dall'inizio del 2013 è in vigore il regolamento europeo 206/2012 che definisce le nuove prestazioni energetiche, per le macchine di climatizzazione fino a 12 kW e per i ventilatori con assorbimenti fino a 125W. I consumi di tali macchine hanno un notevole impatto ambientale, essendo quelle maggiormente diffuse per la climatizzazione degli edifici.

nuova etichetta energeticaIl regolamento 206/2012 fa parte di un programma europeo più ampio (direttiva UE 2010/30/CE) relativo alle indicazioni dei consumi energetici e l'impatto ambientale delle macchine per la climatizzazione estiva, invernale e per la ventilazione, la cui etichetta energetica è stata rivoluzionata, in funzione delle caratteristiche delle macchine.

Le nuove etichette presenti sulle macchine di climatizzazione, disponibili in commercio solo del tipo inverter una volta esaurite le scorte di macchine di tipo on/off, ne attestano la compatibilità con i principi europei di eco-design.

Eco-design significa che tali macchine sono state progettate secondo principi più severi, rispetto ai precedenti, per la riduzione dei consumi e del conseguente impatto ambientale.

L'obiettivo della nuova etichetta energetica è quello di rendere delle informazioni più complete ai consumatori circa i consumi delle macchine utilizzate ed i loro livelli di rumorosità che devono rispettare nuovi limiti.

In particolare i nuovi limiti per i consumi energetici sono definiti in funzione della regione geografica di riferimento e base stagionale, infatti i coefficienti COP ed EER sono stati sostituiti dai SCOP e SEER (seasonal coefficient of performance e seasonal energy efficiency ratio).

Più precisamente, la differenza sostanziale tra le coppie di parametri è che COP ed EER erano valutati considerando le condizioni standard di funzionamento di una macchina, mentre SCOP e SEER tengono conto del rapporto tra l'energia termica resa e quella elettrica assorbita nella corrispondente stagione di impiego, tengono inoltre conto anche delle differenti temperature esterne che si possono avere nell'arco della stessa stagione e delle ore di accensione delle macchine, definite anch'esse per regioni geografiche. In tal modo si ottengono delle descrizioni, circa le prestazioni energetiche delle macchine, più reali di quelle fornite dalle vecchie etichette.


Nuove classi energetiche con nuove etichette energetiche

Le nuove etichette hanno, inoltre, introdotto nuovi livelli per la classe energetica di efficienza più alta, mentre, è rimasto pari a 7 il numero di classi energetiche di riferimento con l'eliminazione delle classi inferiori presenti vecchia etichetta.

Infatti, è possibile discriminare tra i livelli A+, A++, A+++ associati alla stessa identificazione cromatica (verde con diverse intensità) della fascia energetica più alta (A), mentre verso il basso a tendere spariranno le classi energetiche E, F, e G, la classe energetica peggiore a regime sarà solo la classe D identificata con il colore rosso.

In maniera specifica, dal 1° Gennaio 2015 sarà obbligatoria per le case produttrici indicare, con le etichette energetiche, la scala da A+ ad F, dal 1° Gennaio 2017 da A++ a E, ed infine, da A+++ a D dal 1° Gennaio 2019.

La nuova direttiva europea ha modificato la terminologia di riferimento, la pompa di calore (per la climatizzazione estiva ed invernale) deve essere identificata con la dicitura condizionatore d'aria reversibile.

Inoltre, si distingue tra condizionatori a singolo condotto (con unità interna ed esterna) e condizionatori a doppio condotto, con questi ultimi si intende identificare tutte le macchine di condizionamento aventi tutte le loro parti negli ambienti da climatizzare.



Diverse regioni di riferimento con nuove etichette energetiche

Un'altra importante informazione, fornita dalle nuove etichette energetiche, è relativa alla regione geografica per la quale la macchina è destinata a funzionare in riscaldamento. regioni climatiche Europa
In particolare sono state definite tre zone climatiche europee con riferimento ai valori minimi delle temperature invernali: la zona media, la zona più calda e la zona fredda, identificate rispettivamente sull'etichetta con i colori arancione, verde e blu.

Infatti, come già descritto sopra, le prestazioni delle macchine sono dipendenti anche dalla temperatura esterna di riferimento, in funzione della quale le case costruttrici devono settare in maniera specifica i parametri di funzionamento delle stesse macchine, a parità di potenza.

Osserviamo, infine, che dal punto di vista delle temeprature esterne l'Italia è praticamente divisa in tre macro regioni, naturalmente quella meridionale, quella settentrionale ed una più piccola al centro con temperature minime esterne invernali notevolmente diverse tra loro.

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