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Stop all'attività edilizia se non si attesta il pagamento dei progettisti

La Rete delle Professioni Tecniche propone di introdurre con la Manovra 2019 l'obbligo di provare il pagamento del lavoro dei professionisti in ambito edilizio.
Pubblicato il

I progettisti vanno pagati, altrimenti niente attività edile!


Per ora è solo una proposta e viene dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) che vorrebbe introdurla come emendamento al disegno di Legge di Bilancio 2019.
Stop all'attività edile se mancano i documenti che comprovano il pagamento dei progettisti secondo un l'equo compenso e regolarità fiscale.
In caso contrario l'iter di autorizzazione si blocca.

Tutto parte dai contenuti della legge della Regione Calabria per attenuare l'evasione fiscale e tutelare il lavoro dei professionisti.
La norma ha successivamente ispirato altre iniziative, come la delibera della Regione Sicilia che invita gli assessorati a rispettare le norme sull'equo compenso.

I progettisti vanno pagati, altrimenti niente attività edile

Cosa propone in sostanza la RPT?


Che le istanze e le segnalazioni certificate da presentare agli Enti e agli Uffici pubblici per il controllo dell'attività edilizia e al rilascio di autorizzazioni e certificazioni varie, oltre a contenere tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, siano corredati anche da una copia del contratto di prestazione d'opera intellettuale sottoscritto dal professionista e dal committente, redatto a norma di Legge.

Nel contratto devono essere stabilite le prestazioni richieste al professionista e il compenso concordato tra le parti. A sua volta il professionista che ha ottenuto l'incarico, per ogni prestazione eseguita deve trasmette all'Ente o l'Ufficio preposto, un'autocertificazione che attesti il pagamento dei compensi ricevuti, riportando gli estremi del bonifico bancario, garantendo la tracciabilità dei flussi finanziari.
Ed è proprio la mancata presentazione del contratto e dell'autocertificazione che può costituire motivo di legittima interruzione del procedimento amministrativo, bloccando di fatto l'attività dell'impresa edile.

Secondo Rete delle Professioni Tecniche l'evasione fiscale non riguarda solo le imprese ma anche i liberi professioni, provocando l'insorgere di concorrenza sleale che va ad aggravare ulteriormente un mercato del lavoro saluto e ostacolato dalla crisi che dal circa un decennio interessa molti settori, soprattutto l'edilizia.

riproduzione riservata
Manovra 2019: stop all'attività edilizia se non si paga il progettista
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