La manutenzione degli edifici, viene spesso trascurata con conseguenze che in alcuni casi hanno provocato anche la morte di esseri umani.
Mentre siamo normalmente portati ad effettuare subito dei controlli se la nostra auto manifesta qualche piccolo ed insolito rumore, precipitandoci dal meccanico di fiducia, non facciamo altrettanto in presenza di tanti piccoli segnali che le costruzioni, in particolare quelle che hanno ormai superato il mezzo secolo di vita, manifestano nel tempo.
Lesioni, scricchiolii, distacchi di battiscopa, porte che non si aprono come una volta, macchie di umidità persistenti, mattonelle rotte, sono tutti segnali che qualcosa non va.
Ovviamente ogni situazione è diversa dalle altre, e va valutata con obiettività ed attenzione da un tecnico competente.
Le parti più esposte di un edificio, come le coperture ad esempio, sono tra quelle che prima delle altre, risentono dell'usura del tempo.
L'esempio che di seguito illustro, si riferisce alla copertura di un edificio dell'edilizia economica e popolare costruito negli anni 50, che nel tempo ha manifestato una serie di problemi trascurati a causa della difficoltà ad ispezionare il terrazzo.
L'edificio lungo circa 45 metri e largo 11, sprovvisto di scala che comodamente possa raggiungere il terrazzo, servito solamente da due pericolanti ed inadeguati torrini di fortuna, che non permettono un facile accesso alle maestranze, ha manifestato la spaccatura in più punti del parapetto in muratura.
Tale spaccatura ha permesso alle acque meteoriche di penetrare in profondità facendo rovinare il muro in diversi tratti, oltre a provocare copiose infiltrazioni al di sotto di esso.
La situazione per lungo tempo trascurata, ha ridotto il terrazzo in condizioni non più sicure, fino a far crollare in seguito a forti venti di tramontana, parti del parapetto e del cornicione, nel viale sottostante, dove per fortuna non ha provocato danni a persone.
In seguito a ciò, il muretto è stato spicconato mettendo in evidenza un tipo di muratura degradata e non omogenea, che ha richiesto un adeguato intervento di rafforzamento.
Tale intervento ha comportato l'impiego di iniezioni di cemento a bassa pressione, e il rifacimento del cordolo soprastante con collegamento agli spuntoni di pilastri occultati sotto il manto di asfalto, che una volta rimosso ha permesso di recuperare le armature e creare quindi un collegamento con il cordolo nuovo.
In questo modo senza che fosse necessario demolirlo l'interamente (a causa della ridotta possibilità economica del condominio) si è riusciti a mettere in sicurezza l'intero parapetto.
l rifacimento dell'intero manto impermeabile ha concluso l'intervento di manutenzione straordinaria.
