• progetto
  • cadcasa
  • ristrutturazione
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • preventivi
  • computo
  • mercatino
  • mypage
madex

Le lampade di Achille Castiglioni, classici senza tempo

Le lampade di Achille Castiglioni sono ormai entrate nell'Olimpo dei classici del design, quale testimonianza a livello internazionale del migliore Made in Italy
Pubblicato il

Achille Castiglioni e la progettazione integrale


Non sono solo semplici lampade e complementi d'arredo in genere, quelli progettati da Achille Castiglioni, ma veri e propri oggetti di culto a testimonianza del fatto che per dare vita a un'opera di design, l'idea iniziale deve svilupparsi con i criteri di una progettazione integrale.

Si tratta appunto di progettazione integrale quella che nasce dalla ricerca sulle linee formali, certo, ma anche sui materiali, sulle nuove tecnologie produttive e sui parametri a cui far riferimento affinché un oggetto di design sia bello e funzionale allo scopo per cui è stato progettato.

Bene, tutti i progetti di Achille Castiglioni, concepiti singolarmente o insieme ai fratelli Livio e Pier Giacomo, si rifanno a questa concezione.


Cenni su vita e opere di Achille Castiglioni


Milanese DOC, Achille Castiglioni nasce nel capoluogo lombardo nel 1918 e collabora, a partire dal 1940, con i due fratelli Livio e Pier Giacomo con i quali si occupa soprattutto di sperimentare nuovi prodotti di industrial design.

È dopo la laurea in Architettura, risalente al 1944, che si concentra sull'idea della progettazione integrale, ovvero quella che, nel processo di ideazione e realizzazione di un qualsiasi manufatto, tiene conto di tanti fattori, tutti importanti allo stesso modo, a partire dalla forma, per finire alle tecnologie produttive industriali, passando per la ricerca di materiali nuovi o classici rivisitati alla luce delle scoperte che man mano prendevano il sopravvento nel panorama dell'epoca.

Le lampade di Achille Castiglioni: Achille e Pier Giacomo e la collaborazione con Flos
Dapprima nello studio sito in Corso di Porta Nuova 57, poi in Piazza Castello 27, collabora con il fratello Pier Giacomo fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1968.
Prosegue il suo lavoro da solo, sempre in Piazza Castello, fino al 2002, anno della morte.

La sua attività non si è limitata alla progettazione di lampade e altri complementi d'arredo ma ha spaziato su vari fronti, compreso quello della docenza. Ha infatti tenuto lezioni nelle due facoltà di Architettura di Torino e Milano, rispettivamente con i corsi di Progettazione Artistica per l'Industria e Disegno Industriale.

Altra attività di Castiglioni è stata quella di realizzare allestimenti per esposizioni, come quelle alla Triennale di Milano, alla Rai, a Montecatini e all'Agip.
Nel 1956 fu tra i fondatori dell'ADI, Associazione per il Disegno Industriale.

Molte delle sue opere sono esposte nei più famosi musei del mondo, tra cui il MoMa di New York e l'Albert Museum di Londra, solo per citarne alcuni, mentre innumerevoli sono i premi di cui è stato insignito, primo fra tutti il Compasso d'Oro.

Questo premio gli è stato assegnato per ben nove volte, una delle quali nel 1955 per la lampada Luminator, progettata nel 1954 insieme al fratello Pier Giacomo, ed attualmente in mostra a Milano, al Palazzo Reale, in occasione della celebrazione dei primi dieci anni del Compasso d'Oro.


Achille Castiglioni e il suo rapporto con la produzione industriale


Da un'intervista a Domus del 1995:

Si può dire che Luminator è nato appositamente per il Compasso d'Oro del 1955, o meglio è scaturito come nostra riposta alla domanda di un forma dell'utile per l'industria italiana. Achille Castiglioni


Si è sempre confrontato, nella sua vita professionale, con il mondo dell'industria, ragione per cui il suo è stato un lavoro pratico oltre che teorico, con il risultato concreto di una messa in produzione di oggetti quotidiani che ancora oggi vengono inseriti in catalogo dalle aziende, perché tuttora attualissimi e richiesti dal mercato.

Le lampade di Achille Castiglioni: collaborazione con Alessi, AC04 e DRY
In particolare, ha collaborato tra i vari marchi, con Zanotta, disegnando piccoli complementi quali, ad esempio, Basello, Cumano, Joy e la serie di servetti, da Servietto a Servonotte; con Alessi, disegnando soprattutto oggetti da tavola e da cucina, come la serie di posate Dry e la fruttiera/scolatoio AC04.

Ha lavorato anche per Ideal Standard e Poltrona Frau srl, ma è probabilmente con Flos che si è creato uno dei connubi più importanti in termini di numero di progetti realizzati.


Le lampade di Castiglioni e la collaborazione con Flos


Sono forse le lampade e tutti gli apparecchi illuminanti da tavolo, da soffitto e da terra, a essere maggiormente ricordati e richiesti, di tutta la produzione a firma Achille Castiglioni.
Qui ne citerò solo alcuni, i più emblematici.

Le lampade di Achille Castiglioni: Flos, schemi delle lampade Taraxacum 88 S2, Arco e Parentesi
Arco non è solo una lampada, è LA lampada.

Pensavamo a una lampada che proiettasse la luce sul tavolo: ce ne erano già, ma bisognava girarci dietro. Perché lasciasse spazio attorno al tavolo la base doveva essere lontana almeno due metri. Achille Castiglioni


È in queste poche parole l'idea alla base di questa lampada da terra. Fu ideata con pezzi già in commercio, come il profilato curvato d'acciaio, mentre per il contrappeso fu scelto il marmo che, a differenza del blocco di cemento di pari peso, ingombrava di meno.

Le lampade di Achille Castiglioni: Flos, lampada da terra Arco
Inoltre, tutto quanto sembra una scelta estetica in realtà ha una funzione ben precisa, come lo stesso Castiglioni precisò in varie interviste sull'argomento: gli angoli smussati della base in marmo servono a non urtarci, mentre il foro permette di poterla spostare più agevolmente.

Le lampade di Achille Castiglioni: Flos, lampada da terra Parentesi
Bella e funzionale è anche un altro classico, tra le lampade disegnate da Castiglioni: Parentesi, su progetto insieme a Pio Manzù che l'aveva pensata in un primo momento con un'asta verticale su cui far scorrere una scatola cilindrica con un'apertura per lasciar passare la luce.
Questa soluzione necessitava di una vite per poterla tenere ferma.

Nacque così l'idea/soluzione della corda metallica che permette alla lampada, mediante una semplice deviazione, di restare in posizione evitando di inserire viti.

E che dire di Taraxacum 88 S2, lampada a sospensione costituita da una struttura composta da 20 triangoli in alluminio lucidato stampato su cui alloggiano 120 lampadine Globolux chiare.

A proposito di ricerca di materiali, Taraxacum e Viscontea sono pezzi storici della produzione Castiglioni-Flos, testimonianza del tentativo, riuscito perfettamente, di applicare a oggetti di uso quotidiano materiali utilizzati in altri contesti.

Le lampade di Achille Castiglioni: Flos, Lampadario Viscontea
Il materiale in questione era una fibra di polimeri plastici spruzzati che, solidificandosi, assumevano l'aspetto di una membrana elastica e resistente, tanto da venire impiegata sui mezzi americani militari per proteggerli dagli agenti atmosferici e dalla salsedine.

I fratelli Castiglioni, in seguito all'acquisizione del brevetto Heisenkeil da parte di Flos, utilizzarono questo materiale per ricoprire le loro lampade realizzate con struttura metallica di filo d'acciaio.

Lampadina fu ideata da Achille Castiglioni nel 1972, in occasione dell'inaugurazione dello showroom Flos a Torino. Nulla da aggiungere sul perché sia stato scelto questo nome.


La parziale finitura satinata del bulbo serve a evitare fenomeni di abbagliamento e allo stesso tempo aggiunge un particolare estetico alla estrema semplicità di questo apparecchio.
Il corpo luminoso alloggia su un portalampada con l'interruttore incorporato, mentre la base in alluminio ricorda una bobina, così da poter essere utilizzata per avvolgere cavi di alimentazione troppo lunghi.

Insomma, tutte soluzioni geniali, spesso basate su intuizioni che hanno risolto la funzionalità suggerendo anche spunti estetici notevoli, pur nella loro semplicità.
Non a caso sono prodotti che, per la maggior parte, vantano tentativi innumerevoli di imitazione.

riproduzione riservata
Le lampade di Achille Castiglioni
Valutazione: 6.00 / 6 basato su 4 voti.
gnews

Commenti e opinioni



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
NON SARANNO PUBLICATE RICHIESTE DI CONSULENZA O QUESITI AGLI AUTORI
Alert Commenti
  • Folli Maurizio
    Folli Maurizio
    Lunedì 23 Novembre 2020, alle ore 15:41
    Vorrei sapere a chi bisogna rivolgersi per sistemare l'arco della lampada di Castiglioni che si è piegata a seguito di un urto e successiva caduta
    Siamo a Milano, zona Citylife.
    rispondi al commento
  • Andrini Agata
    Andrini Agata
    Mercoledì 14 Agosto 2013, alle ore 10:55
    Buongiorno, ho in ufficio 2 lampade di Achille Castiglioni, vorrei venderle in quanto non le utilizzo. Per informazioni contattare sig.ra Agata cell.338-6189711
    Grazie e saluti.
    rispondi al commento
  • Salvatore
    Salvatore
    Domenica 2 Settembre 2012, alle ore 16:49
    Posseggo quattro belle lampade Giovi, chiedo se sia possibile sostituire le alogene con altre lampade a risparmio energetico o led. Grazie.
    rispondi al commento
    • Arch. Maria Chiara Piano
      Arch. Maria Chiara Piano Salvatore
      Venerdì 7 Settembre 2012, alle ore 15:47
      Per Salvatore: Buongiorno, grazie per la domanda, credo proprio che non ci siano problemi a utilizzare le lampade a risparmio energetico anche su quelle lampade di Castiglioni, stano uscendo in commercio le forme e le possibilità più diverse proprio per adattarsi ai vecchi modelli.
      Chieda a un'elettricista per essere consigliato al meglio sulla lampada. Grazie saluti
      rispondi al commento
Torna Su Espandi Tutto
346.617 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI