La diffusione dell'energia elettrica proveniente da
fonte eolica sta conoscendo un notevole sviluppo in tutta Europa, tanto che si prevede di arrivare entro la fine di quest'anno ad una produzione di 67 GW.
Tuttavia, pur rimanendo positivo l'utilizzo di una fonte rinnovabile, i
costi relativi soprattutto al suo trasporto rimangono ancora piuttosto onerosi e quindi poco concorrenziali.I parchi eolici sono solitamente dislocati in base alla potenzialità di vento presente sul territorio e al grado di accettazione delle popolazioni locali. Non si tengono invece in gran considerazione fattori quali la
vicinanza con la rete di distribuzione o i centri di consumo.L'elettricità prodotta dalle centrali eoliche necessita quindi di essere trasportata su lunghe distanze e questo determina delle perdite di energia lungo la linea.Se il vento è molto forte, l'energia prodotta può
saturare le linee elettriche, provocando delle
congestioni sulla rete e creando delle difficoltà dal punto di vista commerciale.Inoltre, essendo originata da una
fonte non continua, l'energia prodotta non può determinare un adeguato equilibrio tra domanda e offerta, per cui è necessario che sia affiancata da fonti alternative di sostegno.
Per questi motivi il tasso di energia elettrica generata dal vento è stimata nell'ordine del
20-30% della produzione complessiva: andando oltre queste percentuali si raggiungono valori critici di difficile gestione.Inoltre, al momento attuale, i costi di gestione dell'eolico sono a carico del
gestore della rete di trasporto, che li riversa sul consumatore finale, attraverso le tariffe, piuttosto che sul produttore.Per garantire la sicurezza della rete europea è opportuno, pertanto, che si giunga ad una regolamentazione della materia.Devono quindi essere incentivate politiche di mercato come quelle della
cessione di quote di CO2 o dei
Certificati di energia rinnovabile, già attivate in Italia.Inoltre per far sì che i produttori abbiano interesse a ridurre i costi di gestione, bisogna fare in modo che questi siano trasferiti a loro carico.
In questo modo la scelta dell'eolico non nascerà più unicamente da motivi ambientali, ma anche da un'effettiva
economicità e questo non potrà che tradursi in una maggiore penetrazione del beneficio ecologico.Dal punto di vista Europeo, inoltre, è auspicabile portare avanti una politica di
armonizzazione delle regole di accesso alla rete, in modo che i vantaggi ottenuti dall'incremento dell'eolico non siano solo per un singolo paese ma si ripartiscano più uniformemente su tutto il vecchio continente.La società di consulenza
SIA CONSEIL sta portando avanti le raccomandazioni dell'ETSO -
European Transmission System Operators Association, affinchè in Europa vengano fissate nuove condizioni unitarie che rendano l'eolico una scelta sicura e conveniente.
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