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Consigli per la coltivazione e la cura del Lauroceraso

Il lauroceraso è una delle piante più usate per creare siepi sempreverdi resistenti al freddo e al caldo. Ecco qualche consiglio utile per curarlo al meglio!
Pubblicato il

Lauroceraso da siepe: coltivazione e cura


Il lauroceraso (Prunus laurocerasus) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originaria dell'Asia occidentale e dell'Europa meridionale.
La sua prima coltivazione in Italia risale alla seconda metà del Cinquecento.
Questo vegetale, rustico e resistente, è formato da ramificazioni fitte, foglie coriacee di colore verde scuro e infiorescenze bianche dalle quali, in estate, nascono i frutti (denominati drupe).

Si tratta di una specie arbustiva molto apprezzata per realizzare le siepi, in quanto permette di ombreggiare e rinfrescare gli spazi e conferisce privacy agli ambienti esterni.

Oltre alle classiche siepi, il lauroceraso viene usato anche per creare bordure e decorare giardini e terrazze, poiché è facile da gestire e non richiede grande impegno per quanto concerne la concimazione e l'irrigazione.

Fiore del lauroceraso – Foto: PixabayFiore del lauroceraso – Foto: Pixabay

Tuttavia, è fondamentale potarlo periodicamente: gli arbusti, infatti, se non vengono tagliati in modo regolare, diventano dei veri e propri alberi, i quali possono raggiungere circa 7 metri di altezza.

Scopriamo insieme come coltivare il lauroceraso e tante altre informazioni utili per mantenerlo al meglio.


Suggerimenti utili per la coltivazione del lauroceraso


Al contrario di quanto si pensi, il lauroceraso è un arbusto semplice da coltivare, che non necessita di cure quotidiane e grossi interventi di manutenzione.

Piante lauroceraso con bacche – Foto: PixabayPiante lauroceraso con bacche – Foto: Pixabay

Qui di seguito, si elencano alcuni consigli pratici per la corretta gestione di questa pianta.

Temperature: nonostante sia una specie estremamente resistente al gelo, il lauroceraso sopporta una temperatura minima di circa -15°C. Per quanto riguarda il caldo, non vi è alcun tipo di problema: questo arbusto tollera temperature massime superiori a 30°C.

Area/Esposizione: i luoghi ideali dove piantare il lauroceraso sono le zone ampie e soleggiate o i grandi giardini a mezz'ombra. È fondamentale che le piante siano esposte al sole per almeno 6 ore al dì.

Terreno: il terriccio più adatto al lauroceraso è sciolto, ben drenato e ricco di nutrienti.

Concimazione: non è fondamentale per far crescere il lauroceraso, tuttavia, si può effettuare in primavera e in estate, utilizzando un fertilizzante biologico universale a lento rilascio, composto da lana di pecora o carbonio organico.

Lauro pianta sempreverde – Foto: PixabayLauro pianta sempreverde – Foto: Pixabay

Irrigazione: è opportuno annaffiare abbondantemente le siepi di lauroceraso subito dopo la loro messa a dimora. In via generale, tale arbusto non deve essere bagnato di frequente, se non durante i periodi di siccità.

Potatura: il taglio del lauroceraso può essere eseguito in primavera inoltrata, per dare forma alle siepi, sfoltire il fogliame e ridurre l'altezza delle piante, e durante l'inverno, da febbraio a marzo. In quest'ultimo caso si tratta di una potatura drastica, il cui scopo è quello di rinforzare l'arbusto.


Come realizzare una siepe di lauroceraso


Quando si decide di realizzare una siepe di lauroceraso, l'elemento importante da considerare è la distanza da mantenere tra le varie piante.

Bisogna infatti mettere a dimora un esemplare ogni 70 cm per ottenere arbusti sani e ben sviluppati e al contempo, una siepe fitta e schermante.

Siepe in lauroceraso con fiori bianchi – Foto: PixabaySiepe in lauroceraso con fiori bianchi – Foto: Pixabay

Si può scegliere di effettuare la messa a dimora durante la primavera, da marzo a maggio, oppure, nei mesi autunnali, da settembre a ottobre.


Oltre all'esposizione soleggiata e alla scelta di un terreno friabile, drenante e omogeneo, è consigliabile irrigare generosamente le nuove piantine, per circa una o due settimane dall'impianto (senza esagerare). In seguito, sarà necessario ridurre le innaffiature.


Coltivare il Prunus laurocerasus in vaso


Come già detto in precedenza, la pianta di lauroceraso è vigorosa e cresce molto in altezza, inoltre si sviluppa rapidamente.

Tali caratteristiche fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta alla coltivazione in vaso, tuttavia, è sempre possibile provare a realizzarla.

Piante di lauroceraso in fiore – Foto: PixabayPiante di lauroceraso in fiore – Foto: Pixabay

Innanzitutto, bisogna disporre di un contenitore di grandi dimensioni, che sia ampio e profondo, come ad esempio, i vasi rotondi con diametro esterno di 80 cm e una capacità di circa 200 lt.

La prima cosa da fare, consiste nello stendere uno strato di materiali drenanti sul fondo (quali argilla espansa, pietra pomice o perlite) in quanto il lauroceraso non sopporta i ristagni idrici.

In secondo luogo, si procede alla posa del terriccio universale o per piante fiorite e alla sistemazione dell'esemplare. Infine, occorre irrigare il terreno e posizionare il vaso in pieno sole.

Siepe sempreverde lauroceraso – Foto: PixabaySiepe sempreverde lauroceraso – Foto: Pixabay

Per questo tipo di coltivazione è meglio utilizzare il lauroceraso nano, ossia, la varietà Prunus laurocerasus Otto Luyken, la cui altezza può arrivare a circa due metri.

Tale specie, che cresce più lentamente rispetto al Prunus laurocerasus, è ideale per ornare gli spazi outdoor, poiché è costituita da un denso fogliame verde brillante e resiste in modo ottimale alle temperature fredde.

Se si sceglie la variante Otto Luyken, però, è bene fare attenzione ai frutti prodotti da tale pianta, in quanto sono tossici sia per gli uomini sia per gli animali.


Varietà di lauroceraso


Esistono numerose varietà di lauroceraso, adatte per ogni tipo di giardino. Ecco quali sono le principali:

  • Laurocerasus Caucasica (lauroceraso Caucasica), con foglie strette di colore verde scuro;

  • Laurocerasus Otto Luyken, una variante nana a crescita rapida;

  • Laurocerasus Rotundifolia (lauroceraso Rotundifolia), arbusto cespuglioso dotato di foglie color verde brillante;

  • Laurocerasus Green Torch, lauro con portamento eretto derivante dalla varietà Otto Luyken, che produce poche infiorescenze e frutti;

  • Laurocerasus Herbergii, sviluppa una fioritura copiosa ed è idoneo per le siepi di altezza medio-bassa;

  • Laurocerasus Lusitanica (Lauro del Portogallo, Prunus lusitanica), una pianta a crescita moderata il cui nome fa riferimento alla Lusitania, ossia, il Portogallo, così chiamato dai Romani;

  • Laurocerasus zippeliana (Prunus zippeliana o Big Leaf Cherry), una specie nativa della Cina, del Vietnam e del Giappone, caratterizzata da una grande resistenza e adattabilità.

Il nome lauroceraso deriva dal latino laurus (alloro, Laurus nobilis o lauro) e cerasus (ciliegio). Questa denominazione è stata scelta perché tale pianta ha foglie simili a quelle dell'alloro e drupe somiglianti alle ciliegie.

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Ma qual è la differenza tra lauroceraso e alloro?
Il secondo, parte della famiglia delle Lauraceae, è composto da foglie dentellate più piccole e coriacee di un verde meno intenso.


Malattie del lauroceraso


Anche se il lauroceraso è una specie resistente, può essere soggetto a malattie di vario genere e attacchi di parassiti. Tra le patologie più comuni di questa pianta, vi sono la ticchiolatura, l'oidio e il mal bianco.

Pianta lauroceraso per siepe – Foto: PixabayPianta lauroceraso per siepe – Foto: Pixabay

Ecco quali sono i segnali visibili sugli esemplari che possono indicare la presenza di tali problematiche:

  • lauroceraso con foglie accartocciate: oidio, mancanza di umidità nel terreno o esposizione al vento;

  • lauroceraso con foglie bucate: attacco di parassiti, come l'oziorrinco;

  • lauroceraso con foglie gialle: scarsa concimazione e terreno con pochi nutrienti;

  • lauroceraso con foglie marroni: possibile infestazione fungina;

  • lauroceraso secco: scarsa irrigazione o esposizione in pieno sole per più di 6 ore al giorno;

  • lauroceraso senza foglie: cause batteriche o parassitarie.

La maggior parte delle malattie e dei parassiti si contrastano facilmente impiegando fungicidi specifici, prodotti rameici e olio di Neem.

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Coltivare il lauroceraso da siepe o da vaso
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