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Come riparare un mobile

Il restauro di un mobile non va mai affrontato senza un esame obiettivo delle proprie capacità, del lavoro che deve essere eseguito e del valore del mobile su cui operare.
Pubblicato il

Varie riparazioni sui mobili


Il restauro di un mobile non va mai affrontato senza un esame obiettivo e sereno delle proprie capacità, del lavoro che deve essere eseguito e del valore del mobile su cui si intende operare.
Soprattutto nei primi tempi, quando non si ha ancora esperienza, è bene evitare di “mettere le mani” su mobili che abbiano un certo pregio (per quelli di grande pregio è sempre necessario rivolgersi a specialisti del restauro), ma è bene iniziare con mobili semplici, di valore modesto.
Se, invece, si tratta di lavorare su un mobile “vecchio”, il rischio è più contenuto e può essere affrontato da chiunque.

Varie riparazioni su mobili
Prima di procedere occorre considerare lo “stato di salute” del mobile in questione: se è traballante, se le guide dei cassetti sono deteriorate oppure se manca qualche pannello, o qualche componente è spaccato.
In questi casi è necessario eseguire le riparazioni prima del restauro vero e proprio.
Anche se il danno non lo rende strettamente necessario il modo migliore per affrontare il lavoro consiste nel procedere allo smontaggio completo del mobile.
In questo modo sarà possibile ricostituire interamente la struttura con saldezza, ripristinando incastri malfermi e potendo raggiungere parti interne altrimenti non riparabili.


Smontaggio del mobile


Per smontare il mobile bisogna scollare i suoi incastri.
Le colle usate nei mobili di un tempo erano di origine animale e venivano ricavate da bollitura di pelli, cartilagini, ecc.
Le colle animali si presentano in strati giallognoli e, a secco, tendono a sbriciolarsi facilmente.
Conservano un tenace potere adesivo anche dopo molto tempo, perciò occorre una certa cura nel lavoro altrimenti si rischia di spezzare gli incastri.
Per ammorbidire gli incollaggi si adotta il sistema classico di bagnare ripetutamente i punti incollati con acqua calda, facendola penetrare bene, anche con una siringa.

Smontaggio del mobile
A sinistra: Per allentare gli incastri incollati con colla animale si usa acqua calda che si applica sull'incastro.
La colla, a poco a poco, si allenta e l'incastro può essere liberato.

A destra: Quando la colla allenta la presa si batte sui pezzi da separare con un mazzuolo di plastica, oppure, in mancanza di questo, interponendo dei pezzi di legno per non segnare il mobile.


In questo modo l'adesivo rammollisce considerevolmente e perde il suo potere di incollaggio.
Per effettuare questa operazione con maggiore rapidità conviene tenere a portata di mano un fornello elettrico a piastra che mantenga l'acqua ben calda per tutto il tempo necessario.
Se l'incastro è rinforzato anche da chiodi o viti dovete eliminarli con diversi metodi.
Se decidete di estrarre i chiodi con una tenaglia, interponete una tavoletta di scarto per non ammaccare la zona circostante.
Per estrarre viti tenaci usate un avvitatore elettrico o a batteria.
Le viti e i chiodi “d'epoca” che estraete dal legno di un mobile vanno conservati, in modo da essere riutilizzati durante il riassemblaggio per mantenere il più possibile l'originalità della costruzione.
Se è possibile, sostituite chiodi o viti danneggiati con altri, sempre vecchi, recuperati da parti di mobili demoliti.
Per smontare gli incastri usate un mazzuolo con la testa di plastica, ricordando di interporre tra questo e il mobile una tavoletta che eviti le ammaccature e distribuisca uniformemente il colpo.
Quando il mobile da riparare è completamente smontato pulite per bene gli incastri dai residui di colla e procedete alle riparazioni necessarie.
Tali riparazioni possono essere di svariati tipi ed è impossibile trattarle tutte in modo completo.
Qui di seguito diamo alcuni importanti consigli per affrontare nel modo corretto le riparazioni più frequenti.


Incastri traballanti


Si rispalmano di colla vinilica e si ricompongono mettendoli in morsa per un giorno.
Se le cave sono troppo larghe applicate sottili fogli di piallaccio bagnati sulle parti da incastrare in modo da spessorarle in modo adeguato.

Incastri traballanti
A sinistra: Dopo aver pulito gli incastri provate gli accoppiamenti per verificare se sono “laschi”.
Eventualmente interponete foglietti di carta o di piallaccio.

Al centro: Applicate colla vinilica (solo da una parte) e assemblate l'incastro.

A destra: Pulite la colla in eccesso e mettete in morsa per almeno 24 ore.


Vincete la tentazione di usare chiodi o viti di rinforzo e lavorate il più possibile con la colla.


Danni alle superfici


L'intervento sulle incisioni poco profonde consiste nel ripristinare il rivestimento di pittura o di vernice.

Se il rivestimento è in pittura coprente, carteggiate la parte segnata con carta abrasiva di grana medio-fine.
Applicate poi, sull'incisione, un poco di stucco da legno che stenderete con la spatola.

Quando lo stucco è asciugato ripassate con la carta abrasiva, spolverate e riapplicate la pittura.
Se il mobile è finito con vernice trasparente, carteggiate la zona da trattare e pulite per bene.
Quindi, con uno stick di cera della tonalità adeguata, riempite accuratamente la parte incisa.


Gli urti


Urti di mobiliLe gambe di mobili, di sedie e i piani dei tavoli sono soggetti a urti.
Ne risultano brutti infossamenti.
Un efficace intervento consiste nel far “rinvenire” le fibre del legno schiacciate per mezzo di bagnatura.

Bisogna applicare un tampone bagnato con acqua tiepida sopra la parte da riparare.
Con questo sistema che le fibre del legno assorbono l'acqua e si gonfiano riportando la superficie al livello originario.
L'intervento va fatto dopo aver asportato dal legno la copertura in vernice o in pittura.
Il tampone bagnato va lasciato agire per alcune ore: se l'infossamento è piccolo e se il legno assorbe abbastanza si nota un notevole miglioramento della situazione.
In molti casi si può ripristinare completamente il livello originario.


I piedi


Le parti più sottoposte a danni diversi sono i piedi.
Tra questi quello “a cipolla” è unito al mobile con un tondo (spinotto) di legno che viene inserito in un foro del telaio e incollato.
Il piede diritto in genere è solo un prolungamento del telaio portante, in alternatva è applicato con viti.

Piedi di tipo dritto
Se un piede di tipo dritto è danneggiato conviene tagliare via la parte rovinata e realizzarne una uguale che si applica con colla vinilica, per poi verniciarla.


La versione “ad angolo” è costituita da due pezzi posti a 90° e collegati al mobile con viti, dall'interno del telaio.
Quando un piede “balla” bisogna valutare il problema in funzione della sua tipologia.
In genere si è scollato oppure si sono allentate le viti che lo collegano al mobile.
Bisogna asportarlo e togliere la colla vecchia.

Piede a cipolla
A sinistra: il piede a cipolla si collega al mobile ripristinando lo spinotto di unione.

A destra: un piede ad angolo viene ricollegato al mobile con alcune spine incollate.


Lo spinotto di un piede a cipolla va spalmato di colla vinilica e reinserito nella sua sede.
Se rimane un “gioco” tra lo spinotto e il foro potete avvolgerlo con carta prima di stendere la colla su questa e nel foro.


Piede danneggiato


Se la parte inferiore del piede è gravemente danneggiata (a causa del contatto con il suolo) va ricostruita.

Piedi danneggiati
A destra: Se l'estremità inferiore di un piede a cipolla è rovinata, tagliatela via, preparate un disco di legno di pari dimensioni ed applicatevi colla vinilica.

A sinistra: Con un morsetto stringete le parti incollate per almeno 24 ore.


In un piede a cipolla (o variamente lavorato al tornio), bisogna asportare con la sega la parte da sostituire, ed applicare con colla un pezzo di legno tondo il cui diametro sia superiore a quello del piede.

Piedi danneggiati
A sinistra: Con carta abrasiva a grana media lavorate lungo il bordo in modo da realizzare un raccordo ben regolare.

A destra: Con un pennellino intinto nel mordente occultate la linea di contatto.
Poi potete verniciare.


Successivamente, quando l'incollaggio è saldo, si lavora questo pezzo aggiuntivo con raspa e carta vetrata raccordandola alla sagoma del piede.


Danni all'impiallacciatura


L'attrezzatura necessaria per restaurare un mobile impiallacciato deve comprendere la martellina specifica per impiallacciare, reperibile in un negozio specializzato.
Se l'impiallacciatura è staccata e sollevata sul bordo di un piano o di un fianco, ma senza rotture, sollevatene con cautela il bordo con una piccola spatola e rimuovete con un cutter eventuali incrostazioni di colla facendo particolare attenzione a non spingere all'interno frammenti di impiallacciatura.

Martello per impiallacciare

L'attrezzo per impiallacciare è una specie di martelletto di legno con testa rastremata che serve per spianare il piallaccio bagnato e dotato di colla sulla superficie da rivestire, in modo da eliminare le bolle d'aria.


Con l'aspiratore asportate polvere e sporcizia.
Applicate la colla vinilica nello spazio interno e premete l'impiallacciatura spremendo fuori l'eccesso di colla che pulirete subito con uno straccio umido.
Sovrapponete alla parte un pezzo di legno che copra interamente la zona interessata e bloccatelo con un morsetto oppure mettetevi sopra dei pesi che lasciate per almeno 24 ore.
Se la parte di piallaccio sollevata presenta anche delle mancanze e spaccature poggiate, fino a coprirla, sulla parte danneggiata, un pezzo di piallaccio nuovo dello stesso tipo di quello da riparare, preventivamente immerso nell'acqua.
Tagliate contemporaneamente, con un cutter, la parte rovinata e quella nuova con contorni regolari.
Con spatola e scalpello asportate la parte rovinata fino al taglio, carteggiate leggermente la superficie e quindi procedete all'incollaggio del nuovo piallaccio.

Danni all'impiallacciaturaPer farlo spalmate di colla vinilica l'area interessata e applicate il pezzo in posizione con i suoi contorni ben a contatto con il piallaccio presente sulla superficie.
Fate uscire la colla in eccesso e applicate il nastro adesivo, quindi ponete sulla zona dei pesi.
Lasciate trascorrere 24 ore e poi rimuovete i pesi.

Se il piallaccio nuovo sporge dal piano rifilatelo con un cutter e poi carteggiatelo con carta abrasiva n. 180, con delicatezza.


Presenza di bolle


Se il piallaccio presenta delle bolle incidetele con il cutter seguendo la direzione della venatura.

Eliminare le bolle
A sinistra: Per ridurre la visibilità di una bolla sull'impiallacciatura (che può provocare un distacco maggiore) incidete la parte più rilevata della bolla stessa con alcuni taglietti praticati col cutter.

A destra: Inserite nei taglietti la punta di una siringa riempita con colla vinilica diluita e iniettate qualche goccia di colla.
Poi premete con uno straccio umido.
Infine poggiatevi alcuni pesi.


Poi sollevate i lembi dell'incisione e introducetevi della colla vinilica con una siringa, fate uscire la colla in eccesso e premete i lembi.
Applicate il nastro adesivo e poggiatevi sopra dei pesi.


Le gambe


Una gamba di un tavolo spezzata può essere riparata, praticando un foro di 8-10 mm al centro delle parti da riportare a contatto.
In tale foro va inserito uno spinotto lungo alcuni centimetri incollato prima nel moncherino, al momento di eseguire l'accoppiamento, anche nella parte di gamba collegata al mobile.
La colla che viene “spremuta” fuori va pulita.


I cassetti


I danni principali sono due: la svergolatura del cassetto e l'allentamento degli incastri.
Spesso gli incastri del frontale sono a coda di rondine e risultano difficili da smontare.

Riparare i cassetti
I cassetti dotati di incastri a coda di rondine possono perdere squadratura.
In tal caso applicatevi della colla e batteteli con un mazzuolo a testa morbida.


In questo caso conviene applicare colla vinilica nelle commessure e stringere con uno strettoio a nastro.
Se le giunzioni sono realizzate con spinotti possiamo rinforzarle utilizzando colla vinilica.
Prima di serrare col morsetto a nastro o mettere dei morsetti controlliamo che le diagonali del cassetto siano uguali, in caso contrario il cassetto è fuori squadra.

Riparare i cassetti
A sinistra
: Un sistema sicuro per controllare se un cassetto è perfettamente rettangolare (e non a rombo) è misurare le sue diagonali, che devono essere rigorosamente uguali.


A destra: Per garantire una sicura “messa in forma” del cassetto potete applicarvi alcuni giri di cordicella ben tesa che tiene gli incastri a contatto durante la presa.


Facilitiamo lo scorrimento del cassetto strofinando sulle guide, più volte, un pezzetto di sapone asciutto.


I danni alle ante


Le ante e gli altri componenti che ruotano su cerniere o si aprono con bracci estensibili sono soggette a rotture e malfunzionamenti, per l'allentamento delle viti di tenuta o per spaccatura della sede.
Bisogna asportare la ferramenta, applicare colla vinilica nella rottura e rimettere il tutto in morsa.
Se un'anta striscia lungo i bordi e non chiude con difficoltà si passa la pialla sulla parte di anta che striscia il telaio e poi finire con carta vetrata.


Spaccature


Un urto su parti piane può originare una spaccatura.
Su elementi sottili si interviene con un incollaggio e rifinitura della superficie.
Su parti di spessore maggiore, possiamo inserire degli spinotti e quindi riassemblarle.
Gli angoli e i bordi spezzati, se sono mancanti vanno riscostruiti sagomando un pezzo di legno simile, incollarlo in posizione e rifinirlo.
Gli incastri vanno ricostituiti con inserimenti di pezzi di collegamento opportunamente sagomati.


I Mobili impiallacciati


Mobili impiallacciatiParticolare attenzione va dedicata allo smontaggio dei mobili impiallacciati.

Infatti per accedere a un incastro coperto dall'impiallacciatura è necessario preliminarmente rimuovere quest'ultima.

Per ottenere questo risultato ponete sopra il piallaccio un panno umido e passatevi con il ferro da stiro caldo.

Sollevate il piallaccio con una spatola cercando di mantenerlo integro per poterlo riapplicare in seguito.


Colla animale e colla vinilica


Colla animale


È ricavata da ossa e pelli di animali.
Si utilizza nelle riparazioni di mobili antichi.
Viene venduta in perline da sciogliere con acqua calda (75 g di colla per 100 g d'acqua).

Colla animale
Si applica ancora tiepida sui i pezzi da incollare che vanno messi in morsa per 8 ore.
Ha un'ottima tenuta ma comunque inferiore a quella della colla vinilica.

Colla vinilica


Detta anche “colla bianca” o colla al PVA è l'adesivo più utilizzato negli assemblaggi in legno.
Atossica, poco costosa e facile da utilizzare, incolla anche molti altri materiali con particolare tenacia.

Colla vinilica
L'applicazione si effettua spalmandola su una delle due parti da congiungere per mezzo di un pennello o applicandola con il beccuccio dell'apposito dispenser.
La si lascia asciugare qualche minuto, poi i pezzi si accostano e devono essere bloccati strettamente con i morsetti.
La presa definitiva della colla vinilica avviene entro 24 ore.


Piallaccio


Foglio molto sottile di legno (spesso alcuni decimi di mm) ottenuto con particolari lavorazioni che va incollato su legni o pannelli in modo da ottenere una superficie con finitura pregiata.
Sono disponibili in varie essenze (teck, noce, palissandro, mogano, ecc.).


Attenzione alle modifiche


Le riparazioni da eseguire su un mobile possono essere di varia entità e possono coinvolgere parti più o meno estese del mobile stesso.
In alcuni casi sarà sufficiente eseguire piccole aggiunte, in altri si tratterà di apportare significative sostituzioni.
A questo proposito si ricordi che un mobile (vecchio o antico che sia) si intende mantenuto nella sua originalità fin quando le sostituzioni e i nuovi apporti non raggiungono il 40% del totale.
In ogni caso è bene utilizzare, per le aggiunte, legno della medesima essenza e possibilmente vecchio, recuperato da qualche mobile non riparabile.
Nel piccolo magazzino del restauratore devono esservi sempre legni di varia tipologia ed età: quasi nulla va buttato via!

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