Venerdì 2 ottobre alle ore 11 si è svolta, in occasione del Cersaie 2009, presso la Sala Italia del Palazzo dei Congressi di Bologna la lezione dell'architetto Michele De Lucchi dal titolo Beatiful Minds: Abitare la storia.
Un evento culturale che ha arricchito il programma ideato ed organizzato da Confindustria Ceramica ed Edi.Cer. Spa.
Michele de Lucchi, originario di Ferrara, classe 1951, si laurea in architettura a Firenze nel 1975.
Animatore del radical design negli anni '80, parallelamente alla sua attività di designer a Milano, fonda differenti gruppi artistici d'avanguardia tra cui Cavart, Alchymia e Memphis.
Importanti i suoi contatti con Alessandro Mendini, Andrea Branzi ed Ettore Sottsass con i quali inizia il suo percorso collaborativo da designer, disegnando complementi di arredo per le principali aziende italiane ed europee tra cui: Artemide, Belux, Kartell, Mandarina Duck, Memphis, Rosenthal, Sambonet, Alias, Caimi Brevetti, Unifor, Dada, Moroso e Poltrona Frau.
Con Ettore Sottsass inizia i primi progetti per l'Olivetti. Nel 1979 ne diventa consulente e dal 1992 al 2002 il responsabile Design aziendale.
Un architetto che si occupa di design, di produzione e che lavora per l'industria, ecco come si autodefinisce l'arch. Michele de Lucchi.
Negli anni svolge un'intensa attività progettuale.
Riqualifica centrali elettriche per l'azienda ENEL, progetta Hospice Villa Sclopis, Salerano di Torino, ristruttura interi edifici per Deutsche Bank, Novartis, Piaggio, Poste Italiane, Telecom Italia, Deutsche Bundesbahn, Hera, Intesa SanPaolo ed altri Istituti italiani ed esteri.
Progetta l'Hotel Medea, Batumi in Georgia, l'Ecovillage Kobunaki, Omihachiman in Giappone.
Ristruttura il Teatro Franco Parenti, Cittadella dello Spettacolo di Milano, si occupa del nuovo progetto per il Castello Sforzesco di Milano e della progettazione interna della Fondazione Carive, non tralasciando l'allestimento di negozi ed esposizioni.
Nel 2000 gli viene assegnato, dal Presidente Ciampi, per meriti nel campo del design e dell'architettura, l'onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana e nel 2006 gli viene conferita la Laurea ad Honorem dalla Kingston University per il suo contributo alla qualità della vita.
Un percorso, nel campo dell'architettura e del design, ricco di avvenimenti che l'architetto porta con se quale prezioso bagaglio costituito da diversificate esperienze.
Il suo attivismo sul campo, soprattutto in ambito riqualificativo e di restauro, gli ha offerto la possibilità di rapportarsi alla storia in modo concreto, includendo il presente all'interno del tessuto urbano storicizzato.
Proprio al Cersaie 2009, nella sua Lectio magistralis sul rapporto tra architettura e storia, ha ben specificato di come nel suo rigore filologico il rapporto tra contemporaneità e storia sia importante.
Il problema sulla ricostruzione è complesso e l'interrogativo perenne è sempre: aggiungere oppure togliere?
Spesso De Lucchi si è interrogato su tale domanda soprattutto sulla necessità di costruire o meno ex-novo.
Solo osservando ed analizzando il passato, dialogando con esso e cercando eventuali possibilità di utilizzare il già edificato, si può intervenire sul presente per ottenere un futuro migliore, questa in sintesi la veduta dell'architetto.
Il suo impegno costante rivolto alla preesistenza è una netta volontà di abitare la storia.
In tutti i suoi progetti egli, con attenzione e rigore, ha analizzato le preesistenze cercando, nel rispetto dell'uomo e della sua storia, come agire in modo corretto avendo un comportamento non nostalgico ma veritiero.
La storia è vicina a noi anche quando l'ammiriamo in uno spazio museale come se appartenesse ad un altro mondo, come ha ribadito Aldo Colonetti, storico e teorico dell'arte e del design, Direttore Scientifico del Gruppo IED, Istituto Europeo di design, (Milano, Torino, Roma, Venezia, Madrid, Barcellona, San Paolo), nonché curatore scientifico della Galleria Dell'Architettura di Cersaie.