Nuove cassette postali

Se il buongiorno si vede dal mattino, una casa curata e accogliente si vede dalla porta d'accesso e da tutto l'insieme di accessori che spesso la incorniciano o, a volte, la ingombrano.

Non so se vi è capitato di far caso, guardando un telefilm americano, al modo in cui viene spesso rappresentato l'abbandono di un'abitazione: mucchi di giornali accatastati sul vialetto d'accesso senza che qualcuno si premuri di raccoglierli, magari al volo, dal lancio mattutino del solito ragazzo in bicicletta.

Dunque abbandono sinonimo di disordine e, per contrasto, cura del dettaglio e pulizia sinonimi di amore per il proprio spazio abitativo a partire da come viene percepito fin dall'esterno.

Uno dei ricettacoli più comuni di cartacce e inutili volantini pubblicitari è spesso la cassetta delle lettere, svuotata ormai solo periodicamente e tristemente evocativa di una corrispondenza personale che ora si svolge quasi esclusivamente tramite concisi SMS o posta virtuale.

Spesso questo accessorio/ contenitore è ridotto così male in arnese da non risultare quasi più degno di accogliere una vera lettera, casomai qualcuno si premurasse di scrivercene una.

E pensare che di soluzioni belle (e utili) ce ne sarebbero a bizzeffe.

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Gabriele Perrino, architetto leccese, traspone nella cassetta per le lettere (Mailbox, ancora a livello di prototipo) l'immagine comune della cartella da ufficio, declinata in un'attraente e succosa gamma di colori fluo, con tanto di maniglietta al posto dell'etichetta identificativa superiore.

Inequivocabilmente metropolitana è poi la proposta di Stephen Hugo-Seinader per lo studio Centrifuge di Toronto; dichiaratamente ispirata alla grafia schematica e colorata della rete della subway della città canadese, la Transit mailbox è costituita da un supporto in poliuretano ad alta densità e da un carter in alluminio piegato verniciato a polvere, modellato a formare un semplice parallelepipedo posto in orizzontale.

Aperta lateralmente grazie ad un taglio obliquo, può accogliere comodamente corrispondenza e riviste senza però garantire la privacy del destinatario perché sempre accessibile e sprovvista di serratura.

Da tutt'altro presupposto parte Royal Botania che, all'interno della collezione di arredi per l'esterno Ninix, include un vero e proprio mobile portalettere delle dimensioni di 45 x 45 x 100 cm.

La struttura filiforme in acciaio inossidabile accoglie al suo interno un elegante volume in teak a doghe orizzontali, dotato di una fessura laterale per inserire la corrispondenza.

Adatto per gli ampi spazi di una villa con giardino, trae indubbio beneficio dall'accostamento con gli altri mobili della serie.

Divertente da collocare nell'androne di un edificio condominiale è infine la cassetta multifunzione di Michael Rösing per Radius; Letterman dedica le sue grandi dimensioni (ben 40 x 47,5 x 11,5 cm) a chi riceve molte riviste via posta.

L'oblò frontale trasparente, rifinito da un anello cromato, ricorda un po' quello di una lavatrice anni '60 e permette di controllare il livello di riempimento interno; il vano semiaperto inferiore può contenere volantini pubblicitari ed essere facilmente e rapidamente svuotato.

Come nota conclusiva ho deciso di incuriosirvi segnalando un'interessante iniziativa che sta prendendo sempre più piede in Europa: è il bookcrossing condominiale, evoluzione del movimento Libri in libertà nato dall'idea di Ron Hornbaker.

Chi volesse saperne di più può consultare il sito internet dedicato e intanto gustarsi l'immagine di una particolarissima cassetta per la posta disegnata dalla spagnola Joan Rojeski, che consente la libera circolazione, all'interno di un palazzo con più inquilini, di libri da leggere e rileggere, creando legami inaspettati e amicizie di penna; il tutto grazie ad un apposito vano predisposto per alloggiare una mini biblioteca semipubblica.

www.archindes.com
www.centrifuge.ca
www.royalbotania.com
www.radius-design.com (anche per comprare online)
www.joanrojeski.com