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Sara' l'effetto dei Mondiali di calcio, che inizieranno l'11 giugno in Sudafrica e, in genere, risvegliano il nazionalismo nel nostro Belpaese piu' di qualsiasi altro evento. Oppure sara' complice la celebrazione nel 2010 del 150° anniversario dell'Unita' d'Italia. Ma puo' anche darsi che il mondo dei designer ultimamente subisca sempre piu' il fascino di simboli nazionali, come le bandiere.
Qualunque sia la motivazione un dato è certo: sul mercato in questo periodo c'è un proliferarsi di proposte di complementi d'arredo che presentano l'accostamento cromatico del verde, bianco e rosso. Grandi marchi del design si sono lasciati sedurre dal tricolore, lanciando oggetti che certamente non lasciano indifferenti. E che, molto spesso, fanno anche riflettere.
La proposta più patriottica è senz'altro quella di Cassina con Sessantuna. Tavolo Italia 2011. Per crearla il designer Gaetano Pesce si è ispirato all'anno 1861, data di proclamazione del Regno d'Italia.
Si tratta di un'opera unica e unitaria. Sessantuno icone tutte somiglianti ma rigorosamente diverse. Se si potessero unire mettendole una accanto all'altra si ricostruirebbe la nota forma dello Stivale d'Italia, con le sue frastagliate frontiere di terra e mare e le isole.
Il progetto rivisita il famoso tavolo tricolore Sansone (non più in produzione) di Gaetano Pesce e Cassina del 1980. Ogni tavolo Sessantuna è composto di resine innovative colate nei tre colori della bandiera italiana con un processo di produzione assolutamente all'avanguardia che ha reso possibile ottimizzare il risultato finale, riducendo il peso complessivo e ottenendo effetti di miscelazione casuali e affascinanti.
Un'altra particolarità riguarda le gambe del tavolo che, essendo indipendenti una dall'altra, permettono un ancoraggio nelle sedi del piano e una libertà di orientamento secondo le preferenze.
Non è da meno la poltrona in versione tricolore Vermelha di Edra (design Fernando e Humberto Campana). Una poltrona avvolgente, con struttura d'acciaio verniciato con polveri epossidiche.
Per costruire la seduta sono necessarie varie giornate di lavoro manuale e un'alta specializzazione nell'intreccio.
I cinquecento metri di corda speciale con anima d'acrilico, rivestita di cotone, sono prima tessuti sulla struttura al fine di costituire un'intelaiatura e quindi intrecciati per sovrapposizioni successive.
Le abbondanze lasciate appositamente formano una specie di intreccio casuale, che costituisce un'inedita imbottitura.
In occasione del Fuorisalone 2010 Valerio Maria Ferrari ha presentato Seduta a statuto speciale, una nuova collezione sperimentale di tavoli e sedute a scomparsa caratterizzati da bande colorate che rimandano al tricolore italiano e da un cuore intagliato, simbolo della tradizione artigianale sudtirolese.
Le sedie con lo schienale reclinato formano una panca dal tricolore inequivocabilmente italiano, mentre con gli schienali alzati si darà all'osservatore l'idea di diversità, come quella appunto di una regione a Statuto Speciale.
Un modo per raccontare, attraverso il design, la situazione di una situazione geografica ancora irrisolta.
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