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Quando si costruisce un edificio bisogna rispettare una serie di parametri di tipo urbanistico, come i limiti di volumetria consentita dal P.R.G., le distanze minime dagli edifici circostanti e di protezione del nastro stradale, l'altezza massima a cui può arrivare il fabbricato.
Nel momento in cui si realizzano su un edificio degli interventi volti a migliorare il suo isolamento termico e quindi a favorire il risparmio energetico, è necessario prevedere, tra l'altro, degli spessori maggiori delle pareti e delle coperture, e conseguentemente, si ha più difficoltà nel rispettare questi parametri.
Alcune Regioni italiane, per incrementare gli interventi indirizzati al risparmio energetico, hanno già in passato legiferato in materia, prevedendo delle deroghe dal punto di vista volumetrico.
Ad esempio, in Lombardia, è consentito che i maggiori spessori necessari per l'isolamento dell'edificio, da realizzare in fase di costruzione o di ristrutturazione, non vengano computati nel calcolo delle volumetrie, se permettono una riduzione di almeno il 10% dei limiti del fabbisogno energetico previsti dalla Legge Regionale in materia.
Anche la Basilicata consente lo scomputo dei maggiori volumi, quando siano necessari per migliorare l'isolamento termico ed acustico.
Adesso anche la normativa nazionale si è fatta partecipe di questa esigenza, recependo la direttiva europea 2006/32/CE, attraverso l'approvazione in via definitiva del Decreto Legislativo n. 115 del 30/05/2008 (Semplificazioni e razionalizzazione delle procedure amministrative e regolamentari).
In pratica negli edifici di nuova costruzione, come negli interventi su edifici esistenti, sarà consentito lo scomputo dei maggiori spessori dei solai e delle pareti, quando sono necessari ai fini del miglioramento dell'isolamento termico.
In più, rispetto a quanto fatto dalle regioni citate, è anche permesso andare in deroga rispetto alle leggi, sia nazionali che locali, ed ai regolamenti edilizi, sempre per il medesimo fine, per quanto riguarda le distanze tra i fabbricati.
In dettaglio, per ciò che concerne le nuove costruzioni, si prevede che non venga computata ai fini volumetrici e di distanza, la parte eccedente spessori di 30 cm, e comunque non oltre 25 cm per gli elementi verticali e di copertura e 15 cm per i solai intermedi.
Gli interventi, invece, effettuati su edifici esistenti, potranno derogare alle distanze minime previste, per entrambi gli edifici confinanti, fino a 20 cm, e alle altezze massime consentite fino a 25 cm.
Nel rispetto di tali limiti, quando si richiede Permesso di costruire o Dia per interventi di riqualificazione energetica, è permesso derogare a quanto previsto dalle normative nazionali o regionali in merito alle distanze minime di protezione del nastro stradale, alle distanze dagli edifici confinanti e alle altezze massime degli edifici.
Un passo ulteriore, quindi, per semplificare gli interventi volti al miglioramento dell'efficienza energetica, piuttosto che scoraggiarli con un numero eccessivo di vincoli.
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